Un traguardo che i militari libanesi hanno raggiunto al termine di un intenso ciclo di lezioni teorico-pratiche di una settimana organizzato nella base “Millevoi” di Shama dai “caschi blu” del contingente italiano di Unifil, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano del Sud. In cattedra, nella veste di istruttori, ufficiali italiani esperti della branca intelligence e operativa che hanno illustrato ai corsisti i lineamenti dottrinali sul processo di pianificazione e, in particolare, i passi che ne scandiscono e sequenziano lo sviluppo prima della decisione finale.
I militari italiani, riuniti in un gruppo di lavoro multidisciplinare, hanno introdotto il concetto di ciclo operativo (pianificazione, preparazione, esecuzione e valutazione), processo incentrato sulla figura del comandante che, ricevuta la missione, orienta lo staff e i comandanti subordinati sulle azioni da compiere e sulle modalita’ di impiego delle risorse disponibili, per poi pianificare e trasformare la decisione in ordini.
Il comandante del contingente italiano, generale di brigata Andrea Di Stasio, ha ribadito l’importanza dell’addestramento congiunto con le forze armate libanesi (LAF), utile a “perfezionare il livello di interoperabilità con i peacekeepers dell’Onu in vista di una sempre maggiore, efficace ed autonoma capacità di intervento di queste ultime a Sud del fiume Litani, specialmente a ridosso della Blue line”, la linea di demarcazione che separa il Libano da Israele.
Nonostante l’emergenza sanitaria in corso, ma pur sempre nel rispetto delle misure anti Covid, proseguono le attività addestrative programmate mensilmente dal contingente italiano con il quartier generale del South Litani Sector (SLS).
Esse riguardano principalmente quattro macro-aree di intervento che spaziano dai corsi basici e avanzati ad altri piu’ specifici, come nel caso del Combat medical evacuation course, attivita’ addestrativa volta a migliorare le conoscenze teoriche e le capacita’ negli interventi di primo soccorso in combattimento, o della condotta di operazioni in ambiente urbanizzato attraverso il modulo MOUT (Military Operations in Urban Terrain) con l’impiego di simunition, munizionamento da addestramento non letale, costituito da proiettili con carica ad acqua e coloranti, che permette di effettuare l’attività a partiti contrapposti, rendendo lo scenario estremamente realistico.
Il supporto alle forze armate locali, insieme al monitoraggio della cessazione delle ostilità e all’assistenza alla popolazione libanese, è uno dei principali compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.