Continua l’impegno dei “caschi blu” italiani nel Sud del Libano a favore di scuole ed associazioni di volontariato locali. Venendo incontro alle richieste ricevute dalle istituzioni presenti in loco, operatori specializzati del 5° reggimento genio guastatori di Italbatt, l’unità di manovra del contingente italiano di Unifil su base 3° reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari”, hanno eseguito una serie di interventi di miglioria di alcune infrastrutture scolastiche, rendendo fruibili cortili e aree giochi abbandonati da tempo a causa della cronica mancanza di fondi destinati a questo importante settore. Inoltre, in occasione delle imminenti festività di fine anno, i militari italiani hanno organizzato una raccolta fondi, i cui proventi sono stati utilizzati per l’acquisto di giocattoli e materiale didattico che sono stati donati agli studenti delle scuole primarie della provincia di Tiro.
“Un gesto piccolo ma significativo”, lo ha definito il colonnello Di Pinto, comandante di Italbatt, “che ha contribuito a regalare momenti di spensieratezza ai bambini del Sud del Libano in un periodo sicuramente non facile per il Paese”, duramente colpito dalla crisi economica e dall’emergenza sanitaria in corso.Il supporto alle autorità locali e il ristabilimento delle condizioni per l’assistenza alla popolazione sono tra i compiti principali assegnati a Unifil dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele e al supporto alle forze armate libanesi. Il settore Ovest di Unifil, attualmente su base Brigata “Sassari”, e’ al comando del generale di Brigata Andrea Di Stasio.
Del contingente fanno parte oltre 1.000 militari italiani, tra i quali circa 450 “sassarini”, che operano insieme ai peacekeepers di altre 15 nazioni (Armenia, Bielorussia, Brunei Darussalam, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Kazakistan, Macedonia del Nord, Malesia, Malta, Polonia, Serbia, Slovenia, Tanzania e Ungheria).