Le dichiarazioni di Giordano e Palumbo
“Abbiamo promesso ai tanti lavoratori che andremo fino in fondo su questa vicenda. Una scorrettezza che nasce da lontano, non è la prima volta che l’Ugl interviene, si trascinava ormai da più di 25 anni. L’Assessore Regionale alle infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra conosce queste barzellette? E il Presidente del Consorzio Trasporti Aziende Basilicata (Co.Tr.A.B.) Giuseppe Vinella, non ha nulla da dire? Chi si sveglia prima la mattina decide? Siamo stufi, siamo stanchi di questo abuso di potere e non rispetto delle regole”.
“L’utente paga regolarmente un biglietto e deve essere rispettato. Ora basta. Questa azienda non è nuova a tali episodi ma ogni volta finisce a tarallucci e vino. Da lontano, da quando è stata assegnata la concessione di percorrenza a questa ditta Nolè, i passeggeri sono stati abituati a viaggiare a’orecchio’, senza rispetto alcuno: e l’Ugl da sempre se ne è occupata. Perché le aziende Grassani&Garofalo, Grassani, Tito e Smaldone, aziende serie, non creano mai disguidi e problemi agli utenti? La competenza sulle linee di percorrenza è della Regione e del Co.Tr.A.B.”.
“A questo punto l’Ugl chiede sia a Merra che a Vinella: valgono davvero così tanto gli interessi politici, questa azienda Nolè è tanto potente da decidere autonomamente di interrompere un servizio pubblico a suo piacimento? Perché domani, domenica 06 dicembre sospende il servizio di trasporto pubblico? Tanto da poter mettere a rischio la vita di persone che pur di raggiungere il posto di lavoro si avventurano sulle strade mulattiere della Basilicata con le proprie auto con aggravio di costi e a loro rischio e pericolo? Ai posteri l’ardua sentenza, per adesso possiamo ancora dire che non andrà per qualcuno bene così”.
“Quanto accadrà ai dipendenti Fca non è di poco conto, il nostro auspicio – concludono Palumbo e Giordano – è che la Regione Basilicata e Co.Tr.A.B. avviino le dovute urgenti verifiche e riguardante questo caso di interruzione trasporto servizio pubblico, il Prefetto di Matera finalmente intervenga: qualcuno ci dia risposte oltre a rimborsare economicamente i lavoratori”.