E’ andata a buon fine l’innovativa procedura di radioterapia stereotassica toracica in 4D, con l’ausilio di compressore addominale, attuata per la prima volta nella Struttura Complessa di Radioterapia oncologica dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Il trattamento è stato eseguito mercoledì 9 dicembre su un paziente proveniente dalla provincia di Cagliari.
«Grazie all’impegno della Direzione d’area dell’ASSL di Nuoro e del Struttura Complessa Servizio Giuridico Amministrativo – spiega la Dottoressa Salvatrice Campoccia, responsabile dell’unità operativa – è stato possibile acquisire in tempi rapidi i presidi di immobilizzazione dedicata e il dispositivo di compressione addominale ad arco. L’avanzata immobilizzazione del paziente ottenuta con questi presidi riduce l’entità delle escursioni respiratorie, aumenta la precisione con cui viene trattato il bersaglio e nel contempo minimizza l’irradiazione dei tessuti sani limitrofi. Questo assicura la garanzia della qualità dell’erogazione di trattamenti ad alta complessità quali sono i trattamenti radioterapici stereotassici delle lesioni polmonari, in linea con i protocolli nazionali ed internazionali ».
E aggiunge «La Radioterapia di Nuoro ha continuato a lavorare senza mai sospendere i trattamenti radioterapici, erogando terapie salvavita anche nelle fasi più critiche della epidemia da Covid19, in linea con le raccomandazioni della Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO)».
Grande soddisfazione del Direttore ASSL Nuoro, Grazia Cattina, per il nuovo traguardo raggiunto dall’Ospedale San Francesco. «Voglio ringraziare la dottoressa Campoccia e tutto il personale della Radioterapia Oncologica che, pur in un contesto di criticità dovuto alla pandemia che stiamo vivendo e sebbene “a debito” di personale, ha lavorato con abnegazione e professionalità al fine di valorizzare tempestivamente dispositivi così avanzati, portando la radioterapia dell’Ospedale San Francesco a livelli di assoluta eccellenza».
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