Olbia: no all’inquinamento a Murta Maria
Le restrizioni anti-covid non fermano le azioni di protesta dei cittadini di Murta Maria, da tempo in prima linea nella lotta all’inquinamento provocato dalla discarica di Spiritu Santu.
Casa dopo casa, porta dopo porta, comincerà questa mattina la campagna informativa diretta alla comunità della frazione alle porte di Olbia. I promotori dell’iniziativa consegneranno ai residenti un volantino di denuncia in cui si pone l’accento sulle dichiarazioni ambigue e poco cristalline che ruotano attorno alla vicenda.
La nota preparata spiega infatti che mentre il primo cittadino di Olbia, Settimo Nizzi, e i vertici del Cipnes minimizzano la pericolosità del sito negando la presenza di elementi inquinanti, relazioni tecniche dettagliate (commissionate dallo stesso Cipnes) certificano esattamente il contrario.
La presenza di elementi altamente inquinanti, che nel tempo hanno contaminato le falde acquifere adiacenti l’area in uso al Cipnes, è infatti emersa dall’esito della relazione ufficiale del Piano di caratterizzazione della discarica.
Un dossier in cui si fa riferimento alla presenza di sostanze tossiche e cancerogene, come l’arsenico, il piombo e il benzene (per citarne solo alcune) in misura notevolmente superiore alle soglie consentite per legge.
I problemi legati alla discarica, finiti recentemente all’attenzione del Ministero dell’Ambiente, non sono mai stati risolti. Così i residenti tornano in strada a lanciare l’ennesimo grido d’aiuto.