L’opera è completata da una serie di Liriche di Michele Licheri e di poesie di Giorgio Luciano Pani.
La Prefazione è del pittore Augusto Biselli, mentre la Postfazione, è del giornalista e scrittore Mario Virdis.
Si tratta di un’opera che il Cau ha realizzato in un mese di lavoro e di impegno artistico, dal 15 Ottobre al 15 Novembre scorso, eseguendo le 99 tavole, con un ritmo di circa tre al giorno.
Quest’ultima pubblicazione, e la seconda opera, che segue la prima “Migranti”, ma ci ha anticipato che la serie proseguirà con l’uscita di altri due volumi.
“Si tratta di una serie di piccole tavole, che eseguo per appagare un mio mondo artistico-visivo, tra segno e gesto pittorico, in cui racconto la complessa e articolata vita dentro la famiglia e per la famiglia – ha spiegato Roberto Cau, che poi ha concluso sottolineando che – ‘La Familia’, ha fatto certamente da pilastro portante per la sopravvivenza e l’evoluzione dell’essere umano, oltre che una sicura fortezza sociale e uno scrigno civile e morale, per assicurare l’esistenza fisica e spirituale dell’essere umano”.
Roberto Cau, con quest’ultima opera, ha voluto esprimere il suo pensiero, attraverso immagini liricamente e poeticamente trasmesse, con una serie di tavole dove sono raffigurati i temi principali sull’argomento da lui scelto, cioè la Famiglia, con la rappresentazione di genitori e figli inseriti in svariati ambiti della vita di tutti i giorni, sia in ambiti e circostanze reali, sia di fantasia e per farci ricordare con la sua arte pittorica, il grande, immenso e tortuoso percorso vitale dell’intera umanità.
Purtroppo, in questi nostri giorni tormentati da tante avversità, la famiglia vacilla e rischia spesso di sfaldarsi e modificarsi, ma forse questo è l’evoluzione dei tempi, che porta sempre a trasformare, in bene e in male, la società in cui viviamo.
Rosy Massa