Festival Signal Reload: alle 15.30 concerto di SARRAM, e subito dopo in scena il progetto Sziopa del musicista Stefano Manconi.
Quinta giornata domani (domenica 27 dicembre) sul web per la terza edizione di Signal Reload, il festival che sotto la direzione artistica del musicista e compositore Daniele Ledda dedica la sua programmazione alla musica elettronica e alla sperimentazione, con l’organizzazione dall’associazione TiConZero, centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare.SARRAM sarà il protagonista del primo appuntamento alle 15.30: all’anagrafe Valerio Marras, il musicista proveniente da Nuoro, andrà in scena con il suo progetto solista di matrice drone/ambient in cui convivono elementi di natura doom, postrock e noise. Già in attività con Thank U For Smoking, Charun e Spheres, nel febbraio 2017 ha pubblicato il suo primo album, “A Bolu, in C” (Talk About Records, 2017), composto da una suite di trentasette minuti in cui il suono di chitarra viene miscelato attraverso effetti e loop, improvvisando a tratti un percorso armonico che si muove attraverso l’esplorazione di diverse scale, e circondando l’ascoltatore di un paesaggio sonoro ora elettrico, ora etereo e riflessivo oppure nervoso e rapido.
Dell’anno successivo è il disco “Four Movements Of A Shade” (Midira Records, 2018) composto da quattro tracce, che si muovono attraverso generi diversi come drone, ambient, doom e in qualche modo minimal post-rock, suonate solo con una chitarra e alcuni sintetizzatori.
Alle 16.30 spazio al progetto Sziopa del musicista Stefano Manconi, musicista nato in Sardegna ed adottato artisticamente in Repubblica Ceca, dove ha collaborato con il casa produttrice di strumenti musicali Bastl Instruments.
La sua musica è costruita sull’improvvisazione, prodotta soprattutto tramite sintetizzatori modulari, e spazia da melodie “ambient-fluttuanti” sino a ritmi techno “storti-finchè-dritti” attraverso pattern ripetitivi e in lenta evoluzione. Manconi costruisce i propri strumenti musicali e collabora con Supranu Records, Parallel Coast, Ottovolante Sulcis, Betty’s Turquoise Chain e molti altri.
Il penultimo giorno del festival (lunedì 28 dicembre) vedrà in scena alle 15.30 la performance del compositore e musicista elettronico Roberto Follesa, e subito dopo il concerto del progetto “Super Transistor – Less Copper, More Software” una performance audio-video dei musicisti e compositori Andrea Deidda e Stefano Cocco.
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport).
Tutti gli appuntamenti della terza edizione di Signal Reload verranno trasmessi gratuitamente dalla pagina Facebook ufficiale del festival.
LA DIREZIONE ARTISTICA – Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari e Musica e Nuove Tecnologie alla scuola civica di musica di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione TiConZero.
È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto.
E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: Coincidentia Oppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, Syntax Error, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, Henning Frimann, David Shea, Otomo Yoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.
L’ORGANIZZAZIONE – TiConZero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi.
Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, TiConZero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale.
L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di TiConZero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, sia in Italia che all’estero.
Nelle produzioni TiConZero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori.
Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. TiConZero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento.
Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo della Associazione TiConZero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente.
La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.