Una startup sarda scende in campo nella lotta al Coronavirus. Radoff – azienda innovativa con sedi a Bologna e in Sardegna, che ha messo a punto un dispositivo per il monitoraggio e la bonifica in ambiente indoor del gas Radon e delle polveri sottili, protetto e certificato da 3 brevetti internazionali – ha recentemente portato a termine una implementazione del proprio device di punta, ‘Radoff Life’, portando un importante contributo nella battaglia contro il Covid-19.
L’upgrade si basa su un circuito UV-C all’interno del dispositivo, capace di distruggere virus e batteri presenti negli spazi chiusi, rimettendo allo stesso tempo nell’ambiente aria bonificata. “La letteratura scientifica – spiega Domenico Cassitta, Ceo di Radoff – dimostra che l’inquinamento atmosferico non solo comporta il rischio di patologie respiratorie, ma sia anche facilitatore delle infezioni, a partire da polmonite e morbillo.
In particolar modo, le polveri sottili, capaci di diffondersi in bronchi, trachea, alveoli polmonari e sangue, sono responsabili solamente in Italia di circa 70.000 decessi l’anno (fonte: Agenzia europea per l’ambiente). Un recente studio di ricercatori italiani ha dimostrato che le Pm avrebbero esercitato un’azione di boost, cioè di impulso alla diffusione virulenta dell’epidemia del Covid-19.
Non a caso le zone rosse con maggiore accelerazione nell’espansione del contagio sono quelle con le più elevate concentrazioni di particolato atmosferico”. Radoff nasce con l’obiettivo di ridurre l’impatto del gas Radon all’interno degli spazi, quelli in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, dalla casa ai luoghi di lavoro.
Il Radon è un gas radioattivo incolore e inodore, responsabile di oltre 3mila decessi all’anno solo in Italia. Negli scorsi mesi Radoff il lavoro ha superato i confini nazione, grazie ad una partnership con eliquidMEDIA International, società con sede a Windsor, in Canada.
La collaborazione permetterà anzitutto a Radoff di aprire una filiale in territorio canadese, dove il problema del Radon è particolarmente sentito ed è oggetto di campagna di sensibilizzazione e prevenzione da parte di privati ed enti pubblici. Non solo.
L’accordo con eliquidMEDIA porterà a una implementazione dei device targati Radoff, a cominciare da quella di “Amazon Alexa”, l’intelligenza artificiale di Amazon che funge da assistente personale di vari dispositivi tecnologici. Oltre a ciò, lo staff di eliquidMEDIA svolgerà attivamente attività di ricerca insieme ai tecnici di Radoff, permettendo a questi ultimi di ottenere i requisiti necessari per potersi affacciare sul mercato nordamericano.
Nel 2020 Radoff è stata tra le 16 finaliste di B Heroes, format televisivo dedicato da Sky all’imprenditoria. Lo scorso dicembre la startup ha beneficiato del grosso investimento di un fondo inglese, compiuto attraverso il portale CrowdFundMe. Altri riconoscimenti erano arrivati nei mesi precedenti, dalla finalissima in novembre del Premio Cambiamenti, promosso da Cna, a quella di Research to Innovation, nato per supportare iniziative di trasferimento tecnologico nel nostro Paese, promuovendo lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi», spiega Cassita.
Il riferimento è alle tecnologie di frontiera nell’ambito della ricerca sulla fisica delle particelle, «opportunità che consentirà al nostro team di usufruire delle tecnologie all’avanguardia messe a disposizione dal Cern di Ginevra e dall’Istituto nazionale di fisica nucleare – conclude – per portare avanti la battaglia e la ricerca di soluzioni contro il gas Radon».