Rinnovato per altri tre anni il Fondo Filming Cagliari
Cagliari sempre più città di cinema e perfetta culla per le produzioni audiovisive: è l’impegno della Giunta comunale che ha rinnovato il Protocollo di Intesa tra il Comune di Cagliari e la Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna, finalizzato alla costruzione di una politica di sviluppo del comparto nell’ambito del territorio cagliaritano.
Numeri più che soddisfacenti per il periodo di attività che va dal 2014 ad oggi visto che fino ad ora sono stati sostenuti 38 progetti, che hanno visto il coinvolgimento non solo delle realtà locali ma anche di case di produzione nazionali e internazionali. Il tutto nell’ambito di una città di Cagliari che vuole allargare ulteriormente i suoi orizzonti per diventare un perfetto scenario cinematografico.
A siglare il Protocollo per l’Amministrazione cittadina è stata l’Assessora alla Cultura, Paola Piroddi, mentre per la Sardegna Film Commission è stato il Presidente Gianluca Aste ad apporre la sua firma.
«Questa collaborazione – ha commentato l’Assessora Piroddi – va avanti ormai fin dal 2014 e sta dando risultati sempre più importanti anche perché l’indirizzo che l’amministrazione sta portando avanti è quello di favorire questo comparto. Puntiamo alla destinazione Cagliari non solo come territorio per i suoi monumenti e le sue bellezze ma come scenario ideale per film e produzioni. In passato sono stati usati scorci della nostra città che poi sono stati attribuiti ad altre località e invece vogliamo che sia un luogo che esiste».
La collaborazione si traduce non solo nella individuazione di risorse da destinare ad alcuni bandi per favorire la produzione audiovisiva, ma anche con la destinazione di alcuni spazi al piano terra della MEM (Mediateca del Mediterraneo) che diventeranno dei punti di riferimento per la Film Commission regionale alla quale si affiancherà la Film Commission Cagliari.
«Sarà – ha aggiunto Paola Piroddi – un incubatore di professionalità per arrivare a progetti di formazione sempre più avanzati in questo settore. E credo che sia un segnale importante anche dal punto di vista politico».
Alla Dirigente del Servizio Cultura, Antonella Delle Donne, presente alla firma del Protocollo, il compito di far quadrare i bilanci mettendo a disposizione le risorse economiche necessarie.
«Siamo riusciti, nonostante un anno così difficile, a stanziare centosettantamila euro e ripartiamo con questa nuova convenzione, da cinquantamila per poi andare a reperire ulteriori risorse. Vogliamo valorizzare maggiormente il territorio di Cagliari e per questo abbiamo inserito, nel protocollo e nello schema di convenzione, nuovi criteri di valutazione dei progetti in modo che siano finalizzati a questo nostro interesse. E nei nostri progetti c’è una MEM che potrà essere un centro importante per tante attività di divulgazione, formazione e tutto ciò che può aiutarci a raggiungere l’obiettivo comune di sviluppare questa fetta di attività produttiva e culturale».
Grande soddisfazione anche per la Film Commission regionale, presente con il Presidente Gianluca Aste e con la direttrice Nevina Satta.
«Negli anni – il pensiero del Presidente della Film Commission – il bando ha dato ottimi risultati. Ben trentotto sono stati i progetti, di cui dieci nel 2019, con una media di poco più di sei all’anno con un incremento della partecipazione di case di produzione nazionali e coproduzioni internazionali. E gli esiti sono stati eccellenti sia dal punto di vista qualitativo che commerciale grazie alla distribuzione tramite piattaforme molto conosciute, tra cui alcuni successi come “La stoffa dei sogni” di Gianfranco Cabiddu, “L’uomo che comprò la luna” di Paolo Zucca, “Figlia mia” di Laura Bispuri, “Fiore Gemello” di Laura Lucchetti, “L’agnello” di Mario Piredda, “Domino” di Brian De Palma e ultimo in ordine tempo “What we wanted” di Ulrike Kofler, trasmesso nel mondo sulla piattaforma Netflix».
Il film della Kofler, girato tra Cagliari e Capo Boi, è stato selezionato dall’Austria come titolo da candidare agli Oscar 2021.
«Come è già accaduto – la chiusura di Nevina Satta – tutto il mondo ha la possibilità di vedere Cagliari che diventa strategicamente tutto l’anno un punto di accoglienza per aprire le porte verso l’intera Sardegna. Il territorio diventa sempre più attrattivo e questo spinge le produzioni a scegliere il capoluogo come punto di partenza».
Rivolto a produzioni nazionali e internazionali svolte nel 2020, il bando partirà alla fine di dicembre con una dotazione finanziaria di 170.00 euro.