Rottamazione delle cartelle, si va verso la riapertura della pace fiscale: la novità dovrebbe far parte della Legge di Bilancio 2021, con l’obiettivo di salvare i contribuenti che non hanno pagato le rate a causa di problemi economici.
Ad anticipare la novità è Italia Oggi, e alla base della scelta di riaprire i termini per la rottamazione delle cartelle vi sarebbe la necessità di agevolare i contribuenti che, a causa di problemi di liquidità, non sono riusciti a pagare le rate dovute.
Per notizie certe bisognerà attendere l’approdo in Parlamento del testo della Legge di Bilancio 2021. Il disegno di legge predisposto dal Governo dovrebbe arrivare alla Camera entro venerdì 13, per iniziare – con deciso ritardo – l’iter di discussione, modifica ed approvazione entro la fine dell’anno.
Rottamazione delle cartelle, nuova chance con la Legge di Bilancio 2021
La conferma della riapertura della rottamazione delle cartelle arriverà solo con l’ok definitivo alla Legge di Bilancio 2021, e quasi sicuramente dopo la maxi scadenza del 10 dicembre 2020, per la quale si esclude per il momento una nuova proroga.
Tra circa un mese, chi ha aderito alla pace fiscale ed ha sfruttato la possibilità di sospendere i versamenti in scadenza negli scorsi mesi dovrà versare la totalità delle rate dovute nel 2020, pena la decadenza dalla definizione agevolata.
Ed è anche a fronte della pesante scadenza del 10 dicembre 2020 che si inizia a parlare di una riapertura dei termini per la rottamazione delle cartelle esattoriali.
Come anticipato da Italia Oggi, la nuova pace fiscale che il Governo valuta di inserire in Legge di Bilancio 2021 potrebbe però essere una semplice riapertura dei termini, rivolta a chi ha saltato le rate per problemi di liquidità.
Non quindi una pace fiscale “totale”, ma circoscritta ai contribuenti già beneficiari delle misure di definizione agevolata.
Non solo rottamazione, resta aperta la discussione sulla riforma della riscossione con la Legge di Bilancio 2021
Le anticipazioni fornite confermano che il dossier sulla riscossione è ancora aperto, e che dalla Legge di Bilancio 2021 potrebbero emergere importanti novità.
Se intanto l’obiettivo è quello di evitare che i problemi di liquidità causati dall’emergenza sanitaria ed economica portino all’insuccesso della rottamazione delle cartelle esattoriali, la necessità di migliorare il sistema di riscossione dei debiti – tributari e non – è da tempo al centro dell’attenzione del Governo.
La riapertura della pace fiscale per chi non riuscirà a pagare le rate è soltanto la punta dell’iceberg. Come anticipato ad Informazione Fiscale dal Presidente della Commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, c’è la necessità di ripulire il magazzino dei debiti accumulati dall’AdER che ormai sono difficilmente recuperabili.
Parlare di una nuova pace fiscale o di uno stralcio dei debiti inesigibili è sicuramente prematuro, ma provvedimenti per rendere più efficiente e giusta l’attività della riscossione sono però sul tavolo, e la discussione tra le diverse anime del Governo Conte è aperta.
Il totale del magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate ammonta 987 miliardi, di cui sono esigibili in realtà 79. Ottimizzare l’attività di riscossione, ed evitare che l’Agenzia delle Entrate spenda tempo e soldi per recuperare somme ormai inesistenti rientra tra le tematiche da affrontare, anche in considerazione dell’ampio progetto di riforma fiscale in avvio nel 2021.
La Legge di Bilancio 2021, in evidente ritardo e per la quale già si annunciano margini stretti di manovra, potrebbe riservare novità inaspettate. Restiamo in attesa del testo del disegno di legge per ulteriori dettagli.