E proprio al capoluogo sardo, nella sezione di questa due giorni intitolata “Calaritana – Uno Sguardo d’amore”, sono dedicati i quattro film brevi di Gianfranco Cabiddu in visione sabato dalle 14.30 alle 23.30 (previa prenotazione via mail all’indirizzo [email protected]), con cui il regista rende omaggio alla sua città: “Cartolina“, cortometraggio d’esordio su testo dello scrittore cagliaritano Bruno Tognolini; “Passaparola“, un lavoro di promozione alla lettura che diventa un pretesto per un viaggio nella città; “Cagliari“, ancora su testo di Tognolini, un film fintamente promozionale che indaga sull’anima segreta della città; e “Ghettendi pingiaras“, rievocazione dei bombardamenti del 1943 attraverso le testimonianze di un’abitante dello storico quartiere di Stampace.
Altre ambientazioni e vicende nel lungometraggio che completa il palinsesto di sabato: “L’agnello“, recente esordio sul grande schermo del regista sardo Mario Piredda, a disposizione del pubblico dalle 19 alle 21.30 (sempre su prenotazione via mail a [email protected]). La questione dei poligoni militari in Sardegna fa da sfondo alla dolorosa storia familiare descritta nel film: per salvare il padre malato di leucemia, la sedicenne Anita – già orfana di madre – va in cerca di un donatore di midollo osseo compatibile, riavvicinandosi allo zio, Gaetano, e tentando di ricucire antichi rancori tra i due fratelli.
Sempre sabato, ma in mattinata, Mario Piredda insieme a Marco Biscarini, autore delle musiche de “L’agnello”, sarà al centro di una masterclass sul lavoro della registrazione musicale, regista e musicisti, montatori e suono, che si potrà seguire in diretta streaming, a partire dalle 10.30, sulla pagina facebook del festival (www.facebook.com/creuzademafestival). Condotto dal musicista e musicologo Riccardo Giagni, l’incontro rientra nel Campus Musica e Suono per Cinema, il programma didattico che Creuza de Mà porta avanti in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma: un progetto speciale di Alta Formazione promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna con la Fondazione Sardegna Film Commission, aperto agli allievi dei corsi di Regia, Montaggio e Suono del CSC e agli studenti del corso di Laurea Magistrale in Scienze della produzione multimediale dell’Università di Cagliari.
Una masterclass – che si potrà seguire sempre attraverso la pagina facebook del festival – apre alle 10.30 anche la giornata di domenica 6: il tema, in questo caso, sarà la sonorizzazione dei film d’archivio. In conversazione con i registi Cecilia Pagliarani e Gianfranco Cabiddu, e moderati da Riccardo Giagni, ne parleranno il pianista e compositore Daniele Furlati, a proposito del progetto di restauro e sonorizzazione dei film muti della Cineteca di Bologna L’Immagine ritrovata, e i musicisti Paolo Fresu e Mauro Palmas, tra i protagonisti di “Sonos ‘e Memoria“, il celebre cine-concerto al centro delle proiezioni in programma dal pomeriggio. Ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu, lo spettacolo – che ha debuttato nel 1995 – si basa su un film di montaggio con immagini di repertorio della Sardegna tratte da vecchi documentari dell’Istituto Luce, e musicato dal vivo da un assortito cast di musicisti di estrazioni e ambiti stilistici differenti: Elena Ledda (voce), Luigi Lai (launeddas), Antonello Salis (fisarmonica), Carlo Cabiddu (violoncello), Furio Di Castri (contrabbasso), Federico Sanesi (percussioni), le quattro voci del Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu e, appunto, Mauro Palmas (mandola), con Paolo Fresu (tromba e flicorno) alla direzione musicale.
Al racconto di quell’esperienza, divenuta nel corso degli anni un “classico” con tante repliche, si allaccia la proiezione di domenica di “Passaggi di tempo”, il pluripremiato documentario di Gianfranco Cabiddu che, dieci anni dopo il debutto, ripercorre l’avventura artistica e umana di “Sonos ‘e Memoria”: un “film sul film”, un mix di fiction, musica e documentario, un viaggio nella genesi dello spettacolo, nel suo “dietro le quinte”, nell’intreccio di legami fra i suoi protagonisti e fra questi e la Sardegna.
Dedicate alla memoria di Giovanni Ardu, il “bassu” del Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, recentemente scomparso, le proiezioni di domenica saranno a disposizione del pubblico in streaming dalle 14.30 alle 23.30, come sempre previa prenotazione via mail all’indirizzo [email protected].
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