Una casa dove si vendeva droga in particolare a minorenni e la si faceva consumare lì, nell’abitazione, lontani da occhi indiscreti e dalle forze dell’ordine; dopodiché i ragazzi uscivano dall’abitazione, alterati dal consumo della sostanza.
Fondamentale, al riguardo, è stata la collaborazione dei genitori. Così, i carabinieri della locale stazione hanno predisposto un articolato servizio di osservazione, durato giorni, per porre fine all’illegale e spiacevole fenomeno.
Effettivamente è stato notato un via vai di persone dall’abitazione, tra cui anche e soprattutto minorenni. Sono stati fermati alcuni di loro, quindicenni, storditi dall’uso di marijuana tanto da non riuscire nemmeno a rispondere compiutamente alle domande dei militari. Ma le loro testimonianze sono state fondamentali ed hanno permesso il blitz: i minori contattavano telefonicamente lo spacciatore, alla diponibilità di quest’ultimo raggiungevano l’abitazione nella quale trovavano gli spinelli già confezionati; così si fermavano lì per consumarli a pagamento e talvolta “omaggio”; al termine andavano via.
L’ingresso nell’abitazione dei militari ha consentito di identificare i rei, tre cittadini sub-sahariani, di cui uno con precedenti specifici. La perquisizione domiciliare ha permesso, inoltre, di rinvenire nella loro disponibilità gr. 8,1 di sostanza stupefacente del tipo marijuana, gr. 4,6 di morfina, vario materiale per il consumo ed il confezionamento delle predette sostanze ed euro 450,00, suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività illecita. Pertanto per i tre sono scattate le manette, e messi ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.