Sassari: arrestate due persone per bancarotta fraudolenta
I militari della Guardia di Finanza di Sassari, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, all’esito di un’articolata attività di polizia economico-finanziaria, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sassari per contrastare condotte illecite in materia di reati fallimentari.
Il provvedimento ha interessato complessivamente quattro soggetti di cui due destinatari della custodia cautelare degli arresti domiciliari e altri due per i quali è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Tutte le persone indagate sono responsabili di distrazione fraudolenta di beni appartenenti al fallimento di una società attiva nel settore degli autotrasporti; in particolare, a seguito dell’avvio della procedura fallimentare, gli stessi provvedevano, in concorso tra loro e a vario titolo, allo smontaggio e alla successiva immediata rivendita di trenta motori refrigeranti del valore di oltre centomila euro sottratti dai semirimorchi appartenenti alla società, adoperandosi poi per occultare le tracce del reato.
L’antefatto
Il fallimento della società trae origine dall’operazione “Ruote Pulite”, condotta nel 2018 dal Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Sassari, che disvelò le molteplici condotte delittuose, finalizzate all’evasione fiscale per rilevanti importi, perpetrate nel tempo dall’amministratore della società, colpito anch’esso dal provvedimento odierno.
Nell’anno 2020, a seguito degli sviluppi investigativi e in ragione delle plurime condotte distrattive, compiute dall’amministratore aziendale in presenza di ingenti debiti nei confronti dell’erario e della massa dei creditori, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il fallimento dell’impresa e il sequestro conservativo di tutti i beni mobili, immobili e crediti della società, a tutela dell’integrità del patrimonio sociale; il sequestro, eseguito dalle Fiamme Gialle sassaresi, ha permesso di mettere a disposizione del curatore fallimentare numerosi beni mobili e immobili nonché ingenti disponibilità finanziarie a garanzia dei creditori.
L’attività svolta evidenzia la particolare attenzione profusa dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Sassari nel contrastare la criminalità economica e finanziaria e tutti quei fenomeni illeciti che costituiscono ostacolo alla crescita e alla realizzazione di un mercato concorrenziale, con particolare attenzione ai reati fallimentari che, di fatto, arricchiscono chi li pone in essere a danno dei creditori, con riflessi negativi sull’economia locale e nazionale.