Diverse le giurie a lavoro e che, nelle scorse settimane, hanno avuto modo di scegliere i vincitori tra i 31 cortometraggi selezionati e provenienti da 17 nazioni diverse.
Di seguito i risultati:
La giuria tecnica, composta dall’attrice Antonella Zedda, dalla direttrice artistica del festival Immaginaria di Roma Cristina Zanetti, dal Presidente Nazionale della Federazione Circoli del Cinema Marco Asunis, dalla Drag Queen La Trave nell’Okkio e presieduta dal regista olandese Jordi Wijnalda, ha dato tre menzioni speciali e ritenuto di assegnare la vittoria a due vincitori, pari merito, che si divideranno il premio di 2000 euro.
Il primo premio, dunque, viene suddiviso tra il cortometraggio indiano “Sunday”, di Arun Fulara, che mette in luce la storia di Kamble che si reca dal barbiere di quartiere, non è soltanto per farsi la barba. È un momento clou nell’esistenza di un uomo sposato dalla doppia vita in una società che disprezza l’omosessualità.
Primo premio anche a francese “HUGO 18h:30” di Simon Helloco e James Maciver.
Hugo è un giovane attore a cui, durante un’audizione, viene chiesto di improvvisare un racconto in cui è attore e regista. Rivelerà una storia che esplora il sesso, la malattia e l’autoemancipazione.
Il vincitore del secondo premio in denaro è stato scelto dal pubblico che ha votato il cortometraggio preferito, assegnandogli 500 euro.
Oltre 300 i voti validi che hanno determinato la vittoria del corto portoricano “The Mistress” di Pati Cruz; una simpatica commedia degli equivoci che fa scoprire ad una famiglia tradizionale l’amore tra due donne.
Le menzioni speciali, invece, sono state assegnate a:
Redline, della regista ungherese Kiliána Kilián, dove una strana chiamata da un vecchio telefono rotto invita la protagonista ad un appuntamento. Pur non sapendo di chi si tratti, accetta l’invito e parte per un’avventura inaspettata.
They through Them, che esplora sentimenti e riflessioni sull’essere “non-binary”, attraverso le persone che fanno parte della suǝ comunità a Barcellona.
Something Else, della canadese Élodie Roy, dove si racconta, attraverso il cartone animato la storia di una ragazza asessuale alle prese con un ambiente ipersessuale, un modello unico di intimità che non la rappresenta. Un film d’animazione sul vuoto emotivo creato dalla normatività sessuale.
L’associazione Agedo (Parenti e amici degli omosessuali) ha assegnato la menzione al film francese Féeroce di Fabien Ara.
La decisione ha voluto premiare la battaglia fatta dal regista contro le teorie riparative e sulla scelta individuale di potersi sentire liberamente quello che si vuole.
Il Premio della Giuria degli Studenti, e il premio di 300 euro, è stato assegnato al cortometraggio islandese XY, diretto da Anna Karín Lárusdóttir, e che affronta il tema dell’intersessualità e delle problematiche legate ad essa.
L’Associazione Arc ha deciso, invece, di assegnare la menzione speciale al corto Touching an Elephant di Lara Milena Brose, premiando così il lavoro che meglio rappresenta il messaggio politico e le battaglie di una comunità che, in questo caso, vengono raccontate attraverso le difficoltà di una migrante ugandese in una Germania non del tutto accogliente.
Tutti i registi premiati si sono collegati durante la premiazione che si è tenuta su Facebook.
Un particolare ringraziamento va a tutte quelle persone che hanno deciso di continuare a seguire il nostro festival, anche se online, dandoci modo di avere soddisfazione nei numeri di accessi al sito, nei voti espressi e nelle decisioni prese con i premi assegnati.
Nei prossimi mesi il Sardinia Queer Film Expo proseguirà nelle sue attività, sperando di poter riabbracciare quanto prima il proprio pubblico.