Cala il sipario sulla terza edizione di Signal Reload, la rassegna dedicata alla musica elettronica e alla sperimentazione curata e organizzata dall’associazione TiConZero, sotto la direzione artistica di Daniele Ledda, che nell’anno caratterizzato dalla pandemia di COVID-19 ha dovuto migrare interamente online tutta la sua programmazione.
Domani (martedì 29 dicembre) alle 15.30 apre il concerto di Perry Frank, progetto di musica ambient, acoustic, post rock del musicista e polistrumentista Francesco Perra. L’artista vanta al suo attivo quattro album e annovera numerose collaborazioni con artisti del calibro di Chords of Orion, Monochrome Season, PCM, Enrico Venturini, Matteo Cantaluppi, Make Like a Tree, From Overseas, Emiliano Melis, Andrea Carri, tra gli altri. Dall’ottobre 2014 Perry Frank cura anche il nuovo progetto Ambient Guitar Sessions, che consiste in live sessions di musica ambient in luoghi panoramici o idonei ad ospitare il genere musicale.
Dal 2018, inoltre, fa parte del progetto PCM insieme al produttore Matteo Cantaluppi e al sound designer Matteo Milea. L’artista cura l’aspetto visivo della sua musica, ideando e dirigendo tutti i videoclip delle sue composizioni. Il sound che lo caratterizza è intriso di atmosfere oniriche e sognanti, generate da soundscapes, drones e glitch di sottofondo, che creano paesaggi sonori rarefatti ed eterei al tempo stesso rassicuranti, meditativi, vagamente nostalgici e oscuri. La sua musica può essere rappresentata come un sogno in cui William Basinski, Brian Eno, Daniel Lanois, The Edge e Christian Fennesz si incontrano e suonano insieme.
Il compito di chiudere in bellezza la rassegna sarà affidato subito dopo al musicista e compositore Simone Mura. Dopo la laurea al Conservatorio di Musica di Cagliari, Mura ha perfezionato i suoi studi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, un corso che gli ha permesso di sviluppare una forte passione per la musica per cinema. I suoi progetti all’attivo sono attualmente i Moo-Rays e Maggot Madness. Quest’ultimo, progetto solista di cui tra alcuni mesi uscirá il suo primo album, è un mix di elettronica, synth-pop e psychedelic rock. The land within the sea è il titolo della performance che proporrà al festival, caratterizzata da improvvisazione per field recording e sintesi sonora composta da suoni organici che si fondono con tessiture elettroniche in un ambiente misterioso, quasi sospeso.
Signal Reload è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport).
Tutti gli appuntamenti della terza edizione di Signal Reload verranno trasmessi gratuitamente dalla pagina Facebook ufficiale del festival.
LA DIREZIONE ARTISTICA – Daniele Ledda è un artista sonoro, docente, ricercatore che vive e lavora in Sardegna, dove insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Cagliari e Musica e Nuove Tecnologie alla scuola civica di musica di Cagliari. Dal 2018 è direttore artistico dell’attività dell’Associazione TiConZero. È interessato al rapporto con le arti visive, e realizza ambienti sonori per mostre d’arte e installazioni video. Ha al suo attivo numerose composizioni originali per la danza contemporanea. Negli ultimi anni sta esplorando l’esperienza della filosofia nella pratica delle arti contemporanee, attraverso la creazione di lavori che coordinano la scrittura, la parola, la visione e l’ascolto. E’ attivo come solista al campionatore, ed in vari gruppi: Coincidentia Oppositorum, Experimento, Ensemble Spaziomusica, Syntax Error, Spectrasonic, Jetée trio, come compositore, al live electronics e al campionatore. Ha collaborato, tra gli altri, con Marcus Stockhausen, Llorenç Barber, David Moss, Henning Frimann, David Shea, Otomo Yoshihide, Marco Cappelli, Marc Ribot, Elliott Sharp, Eric Bogosian, Jim Pugliese.
L’ORGANIZZAZIONE – TiConZero è un centro di produzione e ricerca artistica multidisciplinare. Nasce nel 1995 come Associazione culturale. Si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale. Ha scelto da subito l’ambito della ricerca musicale ed è diventato nel tempo un luogo in cui si favoriscono gli scambi artistici, un laboratorio dove si progettano nuove produzioni e attività didattiche, puntando sulla trasversalità dei linguaggi. Attraverso una fitta trama di interazioni con il teatro, la danza, le arti visive, TiConZero intercetta e rielabora gli sfaccettati segnali dell’espressione artistica che gravitano intorno alla musica. I progetti che propone sono dedicati a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale.
L’abbinamento di musica e videoarte, ormai consueto nel lavoro di TiConZero, si è rivelato particolarmente felice e apportatore di consensi. Tale scelta è in buona parte ispirata alle commistioni, piuttosto frequenti nella contemporaneità, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto riguardo alle produzioni d’avanguardia. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, sia in Italia che all’estero.
Nelle produzioni TiConZero, le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, eseguite dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, digitali, musicali tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori. Forte attenzione è data all’uso delle nuove tecnologie applicate alla musica. TiConZero esplora, dunque, la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento.
Dal 2018 l’Associazione ha cambiato direzione artistica con Daniele Ledda. Il nuovo obiettivo della Associazione TiConZero è centrato sulle risorse artistiche e creative del territorio, non con un richiamo episodico, ma come manifestazione di un laboratorio permanente. La creazione di una rete i cui nodi sono sempre attivi nella produzione e sperimentazione. La rete in questo senso, per usare un parallelo informatico, è una rete locale. Un nodo importante in questa rete è rappresentato dalla comunità legata al dipartimento di musica elettronica del conservatorio di Cagliari e dal progetto Snake di composizione istantanea.