USCA: bilancio dell’attività e nomina del coordinatore unico
Già 1.949 interventi sul territorio nuorese, oltre a 1.837 tamponi a domicilio, nonché tamponi effettuati nel periodo compreso tra maggio/giugno e novembre nell’attività di screening delle comunità (scuole, aziende, RSA, ecc.).
Questi i numeri delle attività delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) territoriali, il cui lavoro ha preso il via lo scorso 8 maggio con la prima unità a servizio di tutta l’ASSL di Nuoro, costituita da quattro medici e due infermieri, poi proseguita con l’istituzione di una seconda USCA, sempre per tutta la ASSL in data, e di recente di altre due USCA con sede a Macomer e Sorgono (il 20 novembre scorso).
È di questi giorni la pubblicazione della Determinazione del Direttore d’Area, Grazia Cattina, che nomina un Coordinatore unico delle USCA-ASSL di Nuoro, nella persona della Dottoressa Gesuina Cherchi.
A seguito delle nuove assunzioni e attivazioni, a breve, saranno 26 i medici operativi, dislocati in 3 postazioni, attive tutti i giorni per dodici ore (dalle 08 alle 20).
In dettaglio si contano 16 medici USCA a Nuoro (che con competenza anche per il Distretto Socio Sanitario di Siniscola) e tra beve, 6 a Macomer e 4 a Sorgono.
Medici per lo più giovani, affiancati da infermieri esperti, tutti impegnati in un lavoro capillare sul territorio, in collaborazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di Guardia medica e gli Specialisti Ospedalieri.
Le funzioni dell’USCA
Gli Operatori dell’USCA si occupano prevalentemente di monitorare e di assistere i pazienti COVID.
L’azione dell’USCA consiste nell’assistenza domiciliare mirata alla valutazione di pazienti con sintomatologia sospetta per Covid-19, con eventuale effettuazione del tampone previa prescrizione del SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica).
Laddove vi siano pazienti Covid positivi, già inseriti nei database SISP, da gestire a domicilio, è l’USCA a occuparsi della visita, su attivazione del curante, e dell’esecuzione di eventuali prestazioni cliniche e terapeutiche.
L’USCA, inoltre, in collaborazione con i reparti specialistici ospedalieri, il dipartimento di cure domiciliari e gli specialisti ambulatoriali effettua tutta una serie di “Prestazioni di alto interesse professionale” nei pazienti positivi che, senza l’azione territoriale di questa unità speciale, rischierebbero di non trovare risposte e soluzioni per la gestione di patologie croniche, già note e in terapia, prima dell’esito positivo al tampone per SARS-CoV-2
Tra i compiti delle USCA vi sono anche interventi nelle strutture residenziali socio-sanitarie, ma anche la partecipazione a screening urgenti tramite tampone presso specifiche comunità del territorio, come comunità Penitenziarie, comunità di recupero e Caserme.
Infine i medici USCA supportano il Servizio Igiene e Sanità Pubblica negli screening alle scuole e persino a sostegno della campagna antinfluenzale, presso i centri vaccinali del territorio.
«Per noi – spiega Grazia Cattina – è sempre stato prioritario assicurare una assistenza adeguata ai pazienti positivi anche nel proprio domicilio, quando possibile. Per questo motivo vi è un impegno continuo per assicurare lo sviluppo e potenziamento di tale attività nel nostro territorio».