L’udienza ha visto la presentazione delle costituzioni di parte civile e lo svolgimento della requisitoria da parte del Pubblico Ministero, ed è stata poi aggiornata al prossimo 15 aprile alle ore 11, per la replica della difesa dei 45 indagati e indagate,
“La notizia della costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Difesa per noi è la conferma della natura politica di questa indagine e del processo che potrebbe seguirne.
Il vero obiettivo non è accertare ciò che avrebbero fatto i 45 indagati e indagate, ma criminalizzare un intero movimento politico come quello contro le basi, che gode di un largo consenso in seno al popolo sardo.
Questa sensazione è rafforzata anche dalla requisitoria condotta dall’accusa, spesso intrisa di considerazioni più politiche che giuridiche, oltre che confusa dato che dipende da un impianto accusatorio dove si mettono insieme, con il collante pretestuoso della presunta eversione, fatti di natura diversissima tra loro.
Se si tratta di un processo politico, risponderemo alla stessa maniera. Con la mobilitazione, la solidarietà e con l’obiettivo finale di liberare la Sardegna dall’occupazione militare”.