Per questo la Camera di commercio di Sassari prosegue nelle azioni del”Punto Impresa Digitale” (PID), uno strumento nato per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese impegnate in tutti i settori economici. Al fianco delle imprese.
Un progetto che si lega alle iniziative di digitalizzazione nell’ambito del “Piano Transizione 4.0” dedicato alle aziende del territorio, in parallelo con i servizi offerti dai PID. Una strategia che si propone un unico obiettivo: accrescere la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dalle innovazioni del digitale e sui loro benefici anche attraverso strumenti come il “Bando voucher digitali I4.0” con cui l’Ente camerale ha fornito il suo sostegno economico con uno stanziamento pari a 250 mila euro.
Un bando per il quale hanno fatto richiesta 297 imprese e di queste, 58 sono state ammesse al beneficio del contributo.
“Il nord Sardegna, e questo bando lo ha fatto capire chiaramente, crede nell’innovazione che resta uno degli assi strategici su cui la nostra Camera continuerà ad investire- sostiene il presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Visconti- E’ indubbio che l’innovazione rappresenti sempre più un fattore di crescita capace di condizionare in positivo le dinamiche aziendali.
Ed è questo il percorso che il nostro ente vuole favorire al fianco delle imprese che ci credono. Come hanno dimostrato i numeri di questo bando.”
Il “Bando voucher digitali I4.0 2020”, ha promosso l’utilizzo, da parte delle imprese, di servizi e soluzioni che abbiano come focus nuove competenze e tecnologie digitali. E infatti, gli ambiti di intervento richiesti dalle aziende hanno riguardato sistemi di e-commerce, sistemi di smartworking e telelavoro, digital marketing, soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa e agricoltura di precisione.
Più che trasversale, invece, l’ambito di realizzazione: in larga misura servizi alle imprese (60% delle domande), settore turistico (15%), alloggio e ristorazione (10%), commercio (9%) e trasporti (5%).