Takeda Italia annuncia la disponibilità di ALUNBRIG® (Brigatinib) anche per i pazienti italiani affetti da cancro al polmone.
Brigatinib è un inibitore della tirosin-chinasi di nuova generazione studiato per colpire selettivamente e inibire le alterazioni genetiche ALK.
Uno studio ha evidenziato una significativa efficacia sistemica di brigatinib, che ha ridotto del 51% il rischio di progressione della malattia o decesso rispetto al precedente crizotinib.Il tumore non a piccole cellule ALK positivo
Il tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) è la forma più comune di tumore del polmone. Secondo la World Health Organization, rappresenta l’85% degli 1,8 milioni di nuovi casi stimati di tumore del polmone diagnosticati ogni anno in tutto il mondo.
“Nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule assume sempre maggiore rilevanza la profilazione molecolare del tumore, che permette di ampliare le opportunità terapeutiche a disposizione per specifiche tipologie di pazienti”, dichiara Paolo Marchetti, Professore ordinario di oncologia alla Sapienza, Università di Roma.
“Nel caso dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule avanzato, che presenta riarrangiamento del gene ALK, brigatinib rappresenta un’importante alternativa, avendo dimostrato nello studio clinico registrativo un’efficacia sistemica significativamente maggiore rispetto al farmaco di confronto, crizotinib, con un profilo di tollerabilità gestibile e un sensibile miglioramento della qualità di vita dei pazienti trattati, misurato con l’indice Global Health Score”.
Brigatinib ha dimostrato anche una rilevante efficacia intracranica: nei pazienti con metastasi cerebrali al basale ha infatti ridotto del 75% il rischio di progressione della malattia o decesso.
“Brigatinib si aggiunge alle possibilità terapeutiche già disponibili e si propone come un farmaco maneggevole riuscendo sia ad agire contro eventuali localizzazioni già presenti sia a prevenire la colonizzazione encefalica da parte della malattia”.
“Poter annunciare oggi la disponibilità di brigatinib per i pazienti italiani è un traguardo di cui andiamo molto fieri”
Annarita Egidi, Oncology Country Head di Takeda Italia.