Il ritardo nei pagamenti dei premi e contributi comunitari è diventato ormai una costante. Ritardi cronici che invalidano il beneficio (che spesso è una compensazione) che dovrebbe scaturire dai cosiddetti premi comunitari.
Tra le cause che aggravano e incancreniscono questi ritardi, spesso incomprensibili ed assurdi, figli di una burocrazia nemica delle imprese, c’è anche il progressivo e costante ridimensionamento degli organici dei servizi territoriali Argea che si sta registrando negli ultimi anni. Pensionamenti, trasferimenti e scelte gestionali sono alla base del depauperamento delle sedi territoriali.
Il problema non risparmia il Nord Sardegna con una situazione particolarmente critica nel distretto Argea di Tempio, ridotta all’osso con soli 17 dipendenti e altri prossimi al pensionamento per tutta la Gallura, con pesanti ripercussioni su tutta l’attività istruttoria e sui settori trainanti quali il vitivinicolo e il bovino da carne.
Lo denuncia Coldiretti Nord Sardegna dopo che la Federazione regionale della stessa Organizzazione aveva già evidenziato il problema oltre che per le tre agenzie agricole, ed in particolare appunto per Argea, anche per l’assessorato all’Agricoltura che in dieci anni ha dimezzato l’organico.
“In centri-limite come quelli del Servizio territoriale Argea della Gallura – evidenzia il presidente di Coldiretti Nord Sardegna Battista Cualbu – questo l’impoverimento dell’organico ricade pesantemente su mondo agricolo, ed in particolare in un comprensorio fiorente come quello gallurese in cui gravitano importanti aziende agricole, in particolare nei settori del bovino da carne e della viticoltura dove ci sono importanti aziende e numericamente significative che spiccano a livello nazionale ed internazionale. In questo modo, un servizio fondamentale che dovrebbe sostenerle e migliorare anche la loro competitività, diventa invece un ostacolo che le limita nel mercato”.
“La riduzione del personale – sottolinea il direttore di Coldiretti Nord Sardegna Ermanno Mazzetti – va ad appesantire ed acuire un sistema già complesso. In questo modo i tempi di attesa da parte delle aziende agricole mediamente già lungi si dilatano ulteriormente, creando ulteriore disagio. Stiamo parlando di qualche milione di euro che viene a mancare non solo alle aziende agricole ma a tutto il territorio, in un momento in cui la liquidità è di fondamentale importanza”.
L’appello di Coldiretti Nord Sardegna è rivolto alla Regione “affinché potenzi in tempo brevi gli uffici territoriali con tecnici formati e preparati necessari per snellire le numerose pratiche inevase e dare impulso al territorio a vocazione agricola e dalla grosse potenzialità”.