COLDIRETTI SARDEGNA: A CAMPAGNA AMICA TUTTE LE VIRTU’ DEGLI AGRUMI NELL’ANNO NERO PER MALTEMPO.
Il prossimo fine settimana i mercati di Campagna Amica celebrano gli agrumi.
Tra i frutti più consigliati dell’inverno che rivestono un importante ruolo sia in ambito nutrizionale ma anche in ambito terapeutico la cui produzione quest’anno è stata gravemente compromessa a causa delle intense piogge.
Esposizioni, presentazione delle proprietà salutistiche e tante altre iniziative sono state organizzate per sabato nei mercati di:
Sassari (Emiciclo e coperto di Luna e sole), Nuoro (Piazza Vittorio Emanuele), Oristano (al coperto di via degli Artigani), Quartu Sant’Elena (Pitz’e Serra), Monserrato (via del Redentore) e domenica a Selargius (I Mulini).
“Grazie all’elevata concentrazione di vitamina C e potassio – spiega la nutrizionista di Oristano Giulia Mugheddu – gli agrumi sono un ottimo rimedio contro raffreddori ed influenze. È un alimento indicato in qualsiasi fascia d’età, sconsigliato solo se si soffre di gastrite e colite. I marinai, anticamente, – evidenzia la nutrizionista – lo inserivano nella loro dieta per combattere lo scorbuto. La polpa delle arance amare è poi utilizzata in cosmesi”.
“Le proprietà nutrizionali – ricorda la nutrizionista Giulia Mugheddu – cambiano leggermente a seconda del tipo di agrume ma in generale sono ricche di vitamina A e C, di fibra indispensabile per l’intestino, e di potassio, calcio e ferro”.
LA POMPIA
Tra gli agrumi presenti in Sardegna anche la Pompia, agrume raro che si trova solo nella nostra Isola ed in particolare in Baronia, inserito anche nell’atlante della Biodoversità tra i Sigilli di Campagna Amica.
“Appartiene alla famiglia dei cedri – spiega Migheddu – è una varietà di limone endemica della Sardegna diffusa nella Baronia, ricco di vitamina C, la sua scorza produce olio essenziale con proprietà di antiinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche”.
La Sardegna produce oltre 680mila quintali di agrumi (l’1,7% della produzione nazionale che ne produce in media oltre 38milioni). La superficie destinata agli agrumi nell’Isola è di circa 4mila ettari condotti da circa 5mila aziende con una media di 0,80 ettari. La superficie italiana è di circa 130mila ettari, le aziende 80 mila (superficie media 1,64 ettari).
In Sardegna i circa 4 mila ettari (dati Laore) sono cosi suddivisi: Cagliari 1.700 ettari, Medio Campidano 900, Sulcis 70, Oristano 700, Nuoro 300, Ogliastra 200, Sassari 100, Olbia Tempio 30.
Le continue piogge degli ultimi due mesi hanno più che dimezzato la produzione delle clementine e dei mandarini, causando l’asfissia radicale e marcescenza del frutto nelle piante.
Dalle prime stime di Coldiretti Sardegna, le perdite sono molto alte soprattutto nei territorio più vocati.
A Muravera, Villaputzu e San Vito, dove ancora si scontano le conseguenze dell’alluvione dell’autunno del 2018, le perdite delle clementine sono intorno al 40%.
In questo territorio la maturazione è precoce ma la lentezza del mercato di quest’anno dovuta al Covid ha comportato una raccolta più lenta e a dicembre e gennaio soprattutto sono state sommerse dalle piogge, in piena maturazione. A Villacidro, invece, si stimano perdite più alte, intorno al 70 per cento (con punte del 100%).
Mentre nell’Oristanese, ed in particolare a Milis, Simaxis, Solarussa, Siamaggiore, San Vero Milis, Narbolia e Zerfaliu le stime di Coldiretti Sardegna, sono di circa il 60 per cento.
Sugli altri agrumi e soprattutto sulle arance si contano già delle perdite ma è prematuro fare delle stime sperando che le piogge terminino e che gli attacchi fungini siano limitati.