“Per quanto riguarda la nostra Regione – spiega il capogruppo del M5S Michele Ciusa – ancora oggi, a distanza di sette anni dalla sua formale istituzione (avvenuta con delibera di Giunta del 2014), la rete regionale per la terapia del dolore non è stata ancora concretamente realizzata, secondo le direttive della legge n.38 del 2010”.
Questa la denuncia contenuta in una mozione promossa dal capogruppo del M5S Michele Ciusa,sottoscritta da tutti gli esponenti delle forze di opposizione in Consiglio regionale, che impegna il Presidente della Regione Solinas e la Giunta ad adottare nel più breve tempo possibile tutte le misure necessarie a dare piena attuazione alle direttive della legge n.38 del 2010 (Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore).
Nell’atto a prima firma Ciusa si chiede inoltre al Presidente della Giunta di provvedere a superare la cronica carenza di medici e personale sanitario in cui versa il centro di riferimento regionale del Businco di Cagliari per la terapia del dolore, che ha liste d’attesa inaccettabili; di realizzare compiutamente la rete per le cure palliative, formalmente istituita con la deliberazione n. 33/32 del 2013 ma ancora lontana, di fatto, dai dettami della legge n. 38 del 2010.
Particolare attenzione viene inoltre rivolta alla rete di cure palliative pediatriche: “È fondamentale – sottolinea Ciusa – istituire con urgenza una rete di cure palliative e terapia del dolore rivolta al paziente pediatrico, individuare Centri specialistici di riferimento regionali e garantire la presenza di un hospice dedicato. In questo delicato momento – prosegue– è urgente attuare un piano regionale ad hoc per garantire cure palliative e terapie del dolore ai pazienti covid in fase terminale”.
“Secondo i dati riportati nelle linee di indirizzo per il rafforzamento della rete di cure palliative della Regione, il numero di malati sardi che necessitano di cure di fine vita è stato stimato nel 2019 in circa 8mila, di cui 5mila affetti da patologieoncologiche. Dati – conclude – che non possono lasciarci indifferenti”.