Come già anticipato nei giorni scorsi, l’Unione Generale del Lavoro delle Calabria, attraverso il proprio Segretario, Ornella Cuzzupi, ha manifestato l’opportunità di riunire tutte le forze produttive, di categoria e politiche affinché sia elaborata una strategia comune per la rinascita del Mezzogiorno.
Nel solco di quanto detto, e alla luce delle difficoltà della Regione Calabria manifestate in tutti i segmenti produttivi, cosa questa che drammaticamente si riversa sulle famiglie e sull’economia, il Segretario Cuzzupi ha inviato una lettera al Consiglio Regionale della Calabria, affinché “sia definita una sede dove le forze produttive, rappresentative e di categoria possano trovare una cabina di regia nella quale confrontare le varie esigenze e predisporre, in modo rapido, proposte d’interventi realizzabili da sottoporre all’attenzione di Codesto Consiglio”.
La stessa Ornella Cuzzupi chiarisce come “la proposta nasce dalla considerazione realistica di ciò che è. Avvitarsi intorno a interessi di parte è sostanzialmente inutile e controproducente. È il momento di agire sinergicamente verso lo stesso obiettivo che è quello di creare sviluppo, lavoro e un welfare che dia risposte”.
Idee precise e ben delineate quelle del Segretario Regionale UGL che continua: “tutto ciò non sarebbe un sostituirsi agli organi politici, bensì la creazione di uno strumento valido, veloce e ben confezionato proprio per i cosiddetti “decisori politici”, dove le varie esigenze possano essere preventivamente bilanciate e funzionali alla ripresa”.
Sedersi intorno ad un tavolo ed esprimere in tempi brevissimi un Piano d’interventi, secondo Cuzzupi, è il modo più democratico e immediato di dare risposte alla gente. “Certo, si tratta anche di un’assunzione di responsabilità molto forte, ma tirarsi indietro, in un momento come questo, sarebbe particolarmente grave.
La stessa politica regionale ne trarrebbe sostanziali benefici – continua – in quanto entrerebbe in possesso di un progetto condiviso sul quale poter lavorare. È chiaro che tutto ciò deve essere caratterizzato dal crisma della volontà di agire velocemente. Ma credo sia il minimo, questo, da garantire ad una Regione tanto martoriata come la nostra Calabria”