“Il dato è molto semplice, in queste settimane per la scuola nulla è cambiato. Nel momento in cui i contagi segnano un’ulteriore ripresa, c’è ancora chi ignora la realtà delle cose e della situazione. Di conseguenza continua a pensare di poter riprendere la didattica in presenza dal 7 gennaio. Sarebbe comune auspicio di tutti noi poter rientrare nelle vive e ridenti classi. Soprattutto classi popolate da alunni e docenti in maniera sentita e naturale, se la situazione lo permettesse. Ma, al momento, sono troppe le ombre e le incognite rappresentate dal rischio di un consistente aumento di contagi. Quest’ultimo è un elemento che potrebbe rappresentare un’imponderabile accelerata di contagi deleteria per la vita di tanti e per le prospettive del Paese”.
La necessità di una riapertura in sicurezza.
Le affermazioni di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale dell’UGL Scuola, non lasciano spazi a equivoci di sorta. Cuzzupi continua a ripetere che la riapertura generalizzata in presenza non può prescindere da elementi certi di sicurezza. Per il personale scolastico, per gli studenti e per le famiglie.
“Insistere, per mero e meschino calcolo politico, sulla riapertura a breve degli istituti è significativo dell’incapacità di questo esecutivo di valutare le migliori prospettive per il Paese. E tutto ciò laddove autorevoli esperti segnalano l’enorme rischio che si corre e dove le stesse Regioni manifestano sostanziali perplessità. A ciò si aggiunge che per il personale scolastico, docenti e ATA, l’eventuale possibilità di vaccinazione è prevista a ridosso dei mesi estivi. Dunque abbiamo chiaro quale sia l’idea di scuola e di sicurezza di questo Governo”.
“Questi fatti sono sotto gli occhi di tutti. L’UGL Scuola non intende in alcun modo farsi complice di chi pensa di utilizzare la scuola come mezzo di gestione del potere. Noi riteniamo che i lavoratori della scuola, gli studenti e le famiglie debbano essere tutelati al massimo. Il “valore vita” è al di sopra di ogni considerazione d’interesse o propagandistica. La didattica a distanza, seppur nei limiti propri, sta avendo ottimi risultati grazie all’impegno dei docenti e del personale ATA. Costoro sì hanno reso possibile la continuità scolastica. Non si buttino via questi sacrifici e questo patrimonio solo per una copertina di giornale o per un assurdo amor proprio!”.