“Un anno in attesa che il Ministero si esprimesse circa la richiesta di deroga per i punti nascita della Sardegna, inoltrata dalla Regione il 31 gennaio 2020. Un anno che ha prodotto solo l’ennesimo rifiuto, l’ennesima mancanza di comprensione per le peculiarità geografiche e demografiche della nostra isola!
Le future mamme della Sardegna, da nord a sud, non possono essere considerate come dei numeri su cui ragionare cinicamente è matematicamente. Sono donne che si apprestano a vivere il momento più bello, e delicato, della propria vita con un enorme peso sul cuore, un peso legato alla preoccupazione per la consapevolezza dei tanti servizi negati.
Siamo pronti a fare quanto in nostro potere per ribaltare tale parere, per restituire alle gestanti della Gallura medesima dignità e diritti di cui possono giovare altrove.
Non possiamo certo dimenticare, infatti, che l’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania è stata nel passato un insostituibile punto di riferimento per la città e per i centri limitrofi, che si sono affidati al suo operato con fiducia e speranza, ma che ha visto abbattersi su di se il pesante taglione dell’amministrazione Arru/Pigliaru che, in piena sintonia con il governo centrale, ha avviato un graduale e inesorabile scorporo.
Per ciò che concerne il Paolo Merlo di La Maddalena, poi, sono sconcertato dalla mancanza di comprensione mostrata per l’eccezionale condizione geografica di isola nell’isola, con tutti i limiti e i rischi che da questo ne derivano!”
Lorenzo Mereu