“L’Ugl Matera ha dichiarato più volte ormai la propria contrarietà all’ipotesi di accorpamento dei due Consorzi industriali di Matera e Potenza in un unico Ente di carattere regionale. Se la vecchia amministrazione regionale che ha governato questa Regione per anni lo ha fatto, finalmente la nuova deve prendere atto che la politica deve cambiare rotta. E’ l’ora della responsabilità, nessuno vuole giustificare il passato ma, vanno ricercati i responsabili che è facile individuare nei dirigenti regionali che ancora oggi siedono sulle loro poltrone. Forse di tanto non si è resa ancora conto l’attuale Giunta Regionale, Cupparo incluso, che continua ad essere coadiuvato di che ne sa molto più di lui”.
Duro è il commento del Segretario Provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano per il quale, “stiamo parlando di due ben distinte realtà che oggi versano in situazioni economico-finanziarie differenti; l’Ugl Matera non è disposta a stare alla finestra e concorda in pieno con l’atteggiamento avuto in Consiglio Regionale dal consigliere di FdI, Giovanni Vizziello e, fortunatamente di qualche consigliere regionale, oggi di opposizione, che non sta permettendo il disastro che ha permesso per il CSI di Potenza non si ripeta per quello di Matera.
Certo tutti gli attori interessati, dovranno fare il mea culpa perché erano lì quando si è cominciato a discutere di una legge improponibile. Nel merito della legge fortemente voluta dallo stesso Cupparo e dal Presidente Bardi esistevano ed esistono grandi e forti perplessità espresse all’unisono dall’Ugl: quanto accaduto venerdì scorso speriamo che sia veramente un incidente di percorso che si doveva e poteva evitare.
Se avvenisse il vogliamoci tutti bene e la fusione delle due realtà in un’unica famiglia, si rischia di compromettere seriamente il futuro di personale, aziende e cittadini. La riforma è da modificare data la rilevanza dell’impatto potenziale sul territorio e sul sistema delle imprese lucane e non solo, oltre che sui lavoratori stessi del Consorzio. E’ inutile che l’assessore Cupparo e la Giunta regionale si voglia nascondere dietro un dito o dietro una fantomatica nuova società per azioni che, addirittura, sarà in grado di gestire la politica industriale al posto della Regione stessa e non certo per conto della Regione.
E’ questo il primo punto da tenere ben a mente caro popolo lucano, prima ancora che cari consiglieri regionali. Un’Agenzia regionale in tal senso sarebbe un grave errore e tale soluzione è inaccettabile per l’Ugl; vuol dire che non si comprende l’utilità di un consorzio e quello di Matera, come lo era quello di Potenza, non può certo essere paragonato alla gestione di un condominio. Chi lo fa non capisce nulla di politica industriale a tutela del territorio e della sua forza lavoro.
O forse è stata già barattata la poltrona di amministratore della futura SpA? E della Zes? E’ meglio non parlarne. Penso che non si sia ancora compreso che sarà il Commissario governativo Marchese a governarne i prossimi scenari, mentre ancora oggi qualche politicante regionale continua a riempirsi la bocca di una vision che chissà se mio figlio riuscirà mai a vedere con questi chiari di luna. Eppure i cittadini lucani, come l’Ugl, hanno creduto molto in questa svolta politica regionale, cerchiamo di non deluderli oltre.
Voler cancellare d’un solo colpo il consorzio industriale di Matera per l’Ugl – continua Giordano -, appare fuori senso, senza alcuna opportunità o beneficio concreto. La Regione è attanagliata da altre grosse problematiche urgenti che vanno risolte solo nell’interesse dei cittadini e lavoratori lucani: ancora non è stato nominato il Direttore dell’Agenzia per il Lavoro e rimane insopportabile e non più rinviabile la situazione dell’Azienda Sanitaria di Matera che è ancora senza Direttore Generale e Sanitario, ricordando anche noi come Ugl Matera che il dott. Annese è solo Dg facente funzione, da oltre un anno, dopo le dimissioni di Polimeni.
Allora – conclude Giordano – sperando che anche con l’Asm non si voglia tentare di fare stesso discorso di accorpamento regionale, investiamo nel Consorzio industriale materano per farlo divenire a pieno soggetto in grado di attrarre nuovi investimenti, non solo industriali ma anche attinenti altri settori produttivi, anche in previsione dell’imminente avvio della operatività della ZES, dove Bardi deve comprendere bene che costituisce l’unica vera grande opportunità per la Regione Basilicata per gli anni a venire”.