Le scuole restano chiuse. Affondo del Pd per il rinvio, cedono Conte, Azzolina e Italia Viva. Alcune Regioni minacciano di tenere chiuso fino a fine Febbraio.
L’emergenza Coronavirus continua in tutta Italia e con il numero di positivi in aumento e gli ospedali che tornano a riempirsi il governo rimanda l’apertura delle scuole, inizialmente prevista per il prossimo 7 gennaio.
Dopo una giornata caotica e uno scontro durissimo in consiglio dei ministri – si legge sul Corriere della Sera – l’Esecutivo ha deciso che si ricomincerà l’11. Soltanto le regioni che nel monitoraggio di venerdì 8 dovessero essere rosse, secondo le nuove regole dell’indice Rt approvate ieri, non riapriranno le scuole superiori. Ma al momento nessuna Regione è vicina a quella soglia, che costringerebbe gli studenti a continuare con la Dad.
Durissima – prosegue il Corriere – la reazione delle ministre renziane Teresa Bellanova e Elena Bonetti che hanno parlato di un rinvio “inaccettabile”, tenendo la posizione della ministra Lucia Azzolina, che nel pomeriggio aveva lanciato l’anatema contro le regioni ribelli richiamandole a “riflettere sulle conseguenze delle loro decisioni di rinvio per gli studenti e le famiglie”, e del premier Conte che solo domenica pomeriggio aveva ribadito che si doveva ricominciare il 7.
Alla fine ha prevalso come mediazione, un tentativo di mettere ordine e di dare un verso alle decisioni dei governatori. Ora bisognerà capire quanti si adegueranno e quanti confermeranno le loro ordinanze che tengono le scuole superiori chiuse anche fino a febbraio.
Fonte: www.affaritaliani.it