“Ricordare il Giorno della memoria è un dovere”
Ogni anno si rievoca, attraverso il Giorno della memoria, l’olocausto del popolo ebreo, vittima della violenza dei nazisti. Ricordarlo certamente è un dovere, ma un solo giorno all’anno non basta.
Occorre inneggiare al valore della democrazia ogni giorno, dimostrare a chi dipinge provocatoriamente svastiche sui muri che non ha compreso cosa significhi il valore della vita degli altri e neanche della propria vita, in quanto pervaso dal sentimento dell’odio che acceca.
Quindi, occorre diffondere la pedagogia dell’Amore, della Fraternità, della Pace, in tutti i modi, in tutti i luoghi, in ogni scuola, in ogni chiesa. E, soprattutto, ognuno di noi deve essere testimonianza, nel quotidiano, di Amore verso l’altro, di rispetto e tolleranza.
È difficile, certo. Ma è questa l’unica via per scongiurare il razzismo e la morte della coscienza dell’essere umano. Dimostrare quotidianamente all’essere umano che è un Uomo e non un mostro.
Il ritorno del mito del superuomo è quasi alle porte: con i gesti di violenza si vuole dimostrare il nostro desiderio di potenza, che nessuno deve porre in discussione, pena la morte.
È il mito del superuomo che molti nutrono nel proprio animo che conduce a gesti efferati di violenza e all’intolleranza.
Tale mito è alimentato dall’essere la società civile una società che pone al centro il denaro, il possesso, la droga, ossia il piacere e mette a tacere i valori umani, che fanno sì che ognuno sia capace di autocoscienza rispetto agli effetti delle proprie azioni, se lesive o benevoli per gli altri.
Allora che dire? È forse tardi per riprendere in mano le sorti morali dell’essere umano? No, certo. Lo dimostrano tanti giovani che manifestano per un mondo migliore, i quali certamente, ogni giorno, sono testimoni autentici del “Giorno della Memoria”.
Info su: www.lanuovademocrazia.it