Castellano: “Vi racconto il mio Presepe permanente perché per me ed in un posto così, il Natale non ha stagione!”. “L’ho scolpito nella Grotta del Diavolo a Praiano. Ci vado costantemente e me ne prendo cura anche a 72 anni”.
“Grazie al calcio mi sono avvicinato anche all’arte del Presepe. Ogni Domenica, partendo dalla Costiera Amalfitana e recandomi a Napoli, allo Stadio San Paolo, oggi stadio Maradona, andavo anche a San Gregorio Armeno. E così passeggiando, ammirando la lavorazione dei pastori la passione divenne sempre più forte.Un giorno Salvatore Gagliano, noto imprenditore ed albergatore della Costiera mi diede l’idea di dare vita ad un presepe nella Grotta del Diavolo a Praiano, ne avevo realizzato un altro in precedenza a Marina di Praia Nacque così il presepe incastonato nella roccia”.
Lo ha affermato Michele Castellano, oggi noto lavoratore della ceramica ed autore del bellissimo presepe permanente che attira sempre l’attenzione di turisti provenienti da tutto il mondo in Costiera Amalfitana.
Michele ha 72 anni e non abbandona il “suo” presepe anche perché grazie all’amore che ha per questo territorio, ha donato una vera opera d’arte alla sua gente.
Una storia da vivere, ma anche da raccontare anche perché Michele, nato nel 1948 e dunque di anni 72 compiuti, quasi ogni giorno si reca alla Grotta per prendersi cura del Presepe con l’amore di sempre che è anche caratteristica basilare di questa terra.
Un Presepe nella Grotta del Diavolo a Praiano, vero gioiello della Costiera Amalfitana!
“Ho scolpito case, pastori, elaborato un impianto luci sul presepe. Ogni anno anche se ho 72 anni vado sempre a posizionare le statue dei pastori, realizzate con le mie mani. Sono pastori in terra cotta – ha proseguito Castellano – e anche in ceramica.
La novità è che il presepe è sempre lì ogni anno, costantemente, ma io vado di continuo a restaurarlo, curarlo. Ad esempio in questo modo evito che il sale marino possa consumare i tetti delle casette. Ho dato il cuore, me stesso e spero che il “mio” presepe possa portare sempre luce alla Costiera Amalfitana e rappresentare un segnale di speranza soprattutto nel post – Covid”.