I professionisti tecnici esclusi dal fondo (R)esisto. La RPT a Solinas: “Grave pregiudizio per i 15mila tecnici sardi. Rimediare con urgenza”.
“I professionisti tecnici, al pari di tante altre categorie professionali, se non in maniera maggiore, hanno subito un notevole danno economico a causa della pandemia che ha afflitto il nostro territorio”.
Per questo si chiede “con estrema urgenza, di includere le categorie professionali rappresentate quali destinatarie del Fondo (R)esisto”. Sono i passaggi più significativi della lettera inviata questa mattina alla Regione Sardegna dalla Rete delle Professioni tecniche (RPT) della Sardegna, composta dai rappresentanti degli ordini degli Ingegneri, dei dottori Agronomi e forestali, degli Architetti, dei Chimici, dei Geometri, dei Periti Agrari, dei Periti industriali, a nome di circa 15mila tecnici sardi.
«Riteniamo l’esclusione dei professionisti tecnici dall’accesso al fondo (R)esisto assolutamente ingiustificata – spiega la coordinatrice della Rete Patrizia Sini, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Oristano – a maggior ragione alla luce del fatto che tra i settori strategici individuati dalla legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico sardo (n. 22 del 2020) sono ricomprese: la filiera della conoscenza, dell’innovazione tecnologica, della meccatronica e dell’intelligenza artificiale; la filiera dell’industria tradizionale chimica e della metallurgia non ferrosa; la filiera del comparto edile per la realizzazione di un piano di infrastrutture pubbliche e di manutenzioni e per la riqualificazione energetica, estetica e funzionale del patrimonio immobiliare pubblico e privato; e la filiera dei trasporti».
Per questa ragione e con estrema urgenza, la RPT chiede alla Regione di allargare ai tecnici la platea dei destinatari della misura. «Rimaniamo a disposizione della RAS – conclude Sini – per avviare un’interlocuzione mirata a perfezionare l’avviso (R)esisto nel più breve tempo possibile».