Sardegna in zona arancione, Piana (EPI Sardegna): “Troppe cose non quadrano”
La notizia inaspettata di ritrovare la Sardegna ancora per una settimana classificata in zona arancione, con tutte le limitazioni che ne derivano, è una decisione che i Sardi non si aspettavano proprio.
I dati
I dati che le autorità sanitarie regionali indicano un indice RT a 0,81 rispetto alla Lombardia, che ha un indice Rt a 0,84, eppure noi siamo arancioni e la Lombardia diventa zona gialla.
Oggi AGENAS (l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) afferma che in Sardegna “Non c’è più la pressione sugli Ospedali Sardi”.
La percentuale di pazienti Covid-19 ricoverati nelle terapia Intensiva, rispetto ai posti letto disponibili, resta ferma al 21 % per il secondo giorno consecutivo, ben sotto la soglia critica del 30 %, ciò nonostante restiamo in zona arancione.
Le dichiarazioni di Piana
“Troppe cose non quadrano”, afferma Tore Piana, ”il Presidente della Regione Solinas ha il dovere morale e politico di dire ai Sardi come stanno realmente le cose. Perché non è stato portato avanti il tanto sbandierato ricorso al TAR? I 30 posti letto inaugurati a Sassari sono realmente operativi ad oggi? I dati trasmessi dalla Regione al Ministero Sanità sono giusti e aggiornati? Sono questi gli interrogativi che tutti i Sardi si pongono”, continua Tore Piana.
“Come movimento politico vogliamo sapere veramente cosa sta accadendo. Qui in Sardegna stiamo compromettendo irreversibilmente la prossima stagione turistica e questo non possiamo permettercelo, così come tutte le attività economiche che sono allo stremo e rischiano il collasso da un giorno all’altro. Una situazione che oggi deve individuare in maniera chiara i responsabili di questa situazione”, conclude Tore Piana a nome del movimento politico EPI Sardegna.