Sassari: Neuropsichiatria dell’infanzia trasferita fuori città
“Bambini, ragazzi, minorenni, talvolta portatori di disabilità notevolmente invalidanti, eppure costretti a viaggiare e a recarsi fuori città per raggiungere il Centro sanitario di riferimento. È l’ennesimo caso di smantellamento di un servizio sanitario del territorio, quello che vede protagonisti i giovani pazienti in cura presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (UONPIA).
Ragazzi e famiglie che speravano nel trasferimento nella Palazzina “I” del complesso di Rizzeddu, recentemente ristrutturata e destinata a diventare la nuova sede dell’UONPIA, così come stabilito da diverse delibere di Giunta regionale. Una speranza svanita da quando la “Palazzina I” è stata oggetto di un cambio di destinazione d’uso. Diventerà infatti la sede del Centro Unico di Risposta (CUR), mentre i pazienti sono stati trasferiti al San Camillo, a sei chilometri dal centro cittadino. In una località che non è affatto semplice da raggiungere, specialmente da tutte quelle famiglie che non dispongono di un mezzo di trasporto proprio, essendo la zona scarsamente servita dai mezzi pubblici”.
Questa la premessa della consigliera pentastellata Desirè Manca, prima firmataria di una mozione (sottoscritta dai colleghi Michele Ciusa, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas) che impegna il Presidente della Regione e la Giunta a mettere in campo tutte le misure necessarie a voler dare all’UONPIA una sede definitiva all’interno della “Palazzina I” dell’ex Ospedale Psichiatrico di Rizzeddu. Sede che oramai, a seguito dei numerosi interventi che si sono susseguiti negli anni, risulta idonea a ospitare pazienti, laboratori, ambulatori e personale medico sanitario.
“La Regione Sardegna – sottolinea Desirè Manca – si è espressa a favore del trasferimento dell’UONPIA nella Palazzina “I” di Rizzeddu già tre anni fa (con la nota prot. Num. 10596 del 20.11.2018). Oggi è pertanto incomprensibile e inaccettabile che non esista un piano aziendale per la Neuropsichiatria di Sassari duraturo nel tempo e che non subisca continui ripensamenti. Il disastroso balletto di cambi di destinazione d’uso per rendere i locali di Rizzeddu idonei a esigenze sempre nuove sta depotenziando un servizio indispensabile che merita di essere erogato nel territorio”.