Si parla ancora di diritti umani nelle strade di Olbia
In un momento di grande difficoltà come quello che stiamo attraversando, dove il senso della responsabilità individuale è messo a dura prova dalle restrizioni imposte dalle autorità, è importante ricordare che ognuno di noi ha dei diritti inalienabili alla pari di qualunque altra persona.
Giusto far valere i propri diritti ma allo stesso tempo altrettanto giusto rispettare i diritti altrui. Può succedere, infatti, che alla ricerca di trovare soluzioni ai problemi personali, consapevolmente o inconsapevolmente, calpestiamo quelli che sono i diritti altrui, creando così situazioni di ingiustizia o disagio agli altri.
La conoscenza dei propri diritti è la base di partenza nella lotta per farseli riconoscere e allo stesso tempo è l’inizio della presa di responsabilità per rispettarli riconoscendoli agli altri. Per quanto certi valori, grazie all’educazione che i nostri padri ci hanno insegnato, fanno parte della nostra cultura, osservando la scena che ci circonda, non possiamo affermare che i diritti siano diffusi, rispettati e garantiti a tutti.
Non possiamo negare che ci sia ancora molto lavoro da fare in questa direzione.
“I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico”.
Scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard. Renderli una realtà è lo scopo dei volontari di Uniti per i Diritti Umani che, nella serata di martedì 26 gennaio, hanno proseguito nella divulgazione dei libretti contenenti i trenta articoli della Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite nelle strade e nei negozi di Olbia.
Gli articoli, descritti e illustrati in modo semplice e comprensibile, producono al lettore una informazione alla portata di tutti perché l’istruzione e l’informazione sono un diritto umano, così come è un diritto/dovere prendersi la responsabilità di promuoverli e rispettarli, come recitano gli articoli 26 e 28 della Dichiarazione Universale.
Info: www.unitiperidirittiumani.it