Dopo il passo falso di Castel, arriva la partita doppia a porte chiuse.
Il primo step di affiatamento, fugace ma molto tenero, non è servito al poker norbellissimo per scompaginare l’ottimo stato di forma delle principesse di Castel Goffredo che hanno inflitto una severa lezione sia di gioco, sia di preparazione fisica.
Il presidente Simone Carrucciu non si immaginava un così languido esordio della sua squadra nella massima serie femminile; con la dolcezza e le buonissime maniere di sicuro riuscirà a far dimenticare in poche ore la giornata storta.
“Non ci siamo espresse al meglio e ne abbiamo pagato le conseguenze – ammette Simone Carrucciu – ma una debacle di questo tipo è utile che sia arrivata all’apertura del sipario perché ci attende l’altro delicato incontro casalingo con la Polisportiva Bagnolese, e nonostante il pochissimo tempo a disposizione, penso si riacquisterà certamente la grinta più consona”.
Discorso diverso va fatto per la matricola di A1 tennistavolo maschile che dopo il rinvio del match inaugurale nella roccaforte messinese ha certamente più fiato da spendere nella sfida delle ore 17:00 con il forte Milano.
Essendo rigorosamente giocate a porte chiuse, le due gare potranno essere contemplate in diretta streaming sul sito www.tennistavolonorbello.it. Un altro modo per alleggerire gli appassionati del tennistavolo dalle serie preoccupazioni del momento in attesa che un bell’arcobaleno torni a splendere ovunque.
Confuse e smarrite.
Serve anche questo.
La vera novità da scrutare era l’optometrista greca Katerina Toliou, dal bagaglio tecnico eccellente riconosciuto in tutta Europa. La sua prima assoluta si palesa abbastanza viscida perché dall’altra parte del tavolo c’è la pluridecorata Tan Weinling che oltre ad essere notoriamente brava, riesce spesso e volentieri a tenere testa alle difese.
I tre set scivolano via velocemente in quella che per l’ellenica sarà una disputa da non annoverare nell’album dei ricordi.
Di seguito si vedono all’opera due mancine: tra Maria Xiao e Camilla Argüelles è un’altra partita a senso unico con la spagnola dai caratteri orientaleggianti che mostra superbamente la sua bravura.
Si spera in Chiara Colantoni per riaccendere la fiammella della speranza e dopo il primo parziale conquistato sulla n. 1 d’Italia Gaia Monfardini, sembrerebbe che l’operazione stia riuscendo. Ma prese le misure adeguate, la ventenne locale prende il sopravvento lasciando davvero poco spazio alla ex castellana.
“Spaccasassi” Xiao non si smentisce neppure nell’ultimo incontro della serata quando accusa qualche difficoltà nel gioco espresso da Toliou sicuramente un po’ più incisivo rispetto alla gara dell’esordio. Questa riesce a prenderle il secondo set, dando l’impressione che in eventuali repliche il divario potrebbe assottigliarsi.
Giulia Cavalli ha visto le compagne molto al di sotto dei loro potenziali.
Lo stato interessante non le ha impedito di stare in panca ad assistere le tre giocatrici, coccolate anche dalla “riserva” Krisztina Nagy. Giulia Cavalli combatte anche da dietro le transenne, non si dà pace, cerca di spronare le sue compagne precipitate gradualmente nella disperazione.
“Non era facile, il risultato mi sembra giustissimo – dichiara Giulia – ma tutte e tre le ragazze hanno sicuramente giocato al di sotto delle loro aspettative, possono sicuramente dare di più”.
Si capisce subito che appare complicato per lei imbastire un commento edulcorato, poi però prevale la sua coerenza nel dire sempre quello che pensa senza troppe deviazioni: “Le avversarie erano tutt’altro che scarse – afferma – però, sinceramente, mi aspettavo una prestazione un po’ più solida e positiva da parte delle mie compagne.
È vero che si arriva da un periodo molto lungo di stop e con tante altre problematiche di contorno. Penso a Chiara Colantoni e ai suoi fastidi alla spalla trascinati da molto tempo che non le permettono di allenarsi in maniera assidua; insomma, da lei non si poteva pretendere la luna”.
Poi analizza il comportamento agonistico della nuova arrivata Katerina Toliou: “L’ho vista poco fiduciosa in sé stessa e fuori forma a livello generale; si vede che ha le potenzialità per giocare un buon tennistavolo però purtroppo non è riuscita a farle emergere. Si è trovata davanti Tan Weinling che contro le difese si sa esprimere al meglio; e poi pagava sicuramente l’emozione dell’esordio in una competizione italiana.
Da lei mi aspettavo qualcosina in più. L’ho trovata molto fallosa e ha sbagliato tante palle facili che secondo me non rientrano nel suo standard. Però mi è stato riferito che anche lei ha avuto problemi alla spalla, e sicuramente avranno influito nella sua prestazione”.
Ed ora è il turno della franco-argentina Camilla: “Gara molto complessa anche per lei al cospetto di una Xiao fortissima a livello internazionale. Forse si è intestardita nel voler tenere il suo stesso ritmo: se giochi come piace a lei, non ti fa passare molte palline.
E poi è alta, enorme fisicamente e tiene il campo molto bene sia di dritto, sia di rovescio. Alla distanza Cami ha fatto vedere delle belle cose riuscendo a conquistare punti spettacolari. Se ci avesse creduto di più sin dall’inizio sarebbe andata diversamente ma è entrata in partita un po’ tardi”.
Le ultime riflessioni sono rivolte nuovamente alla sua cara amica Chiara Colantoni: “Pensavo che sarebbe riuscita ad impostare meglio il suo gioco al cospetto della Monfardini. Per un set c’è riuscita molto bene, mentre nei restanti tre, solo a sprazzi. Mancandole la partita da tantissimo tempo ha fatto fatica ad impostare il suo gioco.
Da una parte la capisco perché quando se hai certi automatismi che ti vengono naturali dopo tanti anni, li applichi senza neanche pensarci. Quando ti ritrovi davanti a cose che sapresti fare ma non ti riescono, diventa difficile trovare la fiducia. Purtroppo, l’ho vista spesso provare dei colpi alla ‘vorrei ma non riesco’.
Quando non sei sicuro di quello che stai facendo il risultato diventa difficile da portare a casa”. Considerazione finale di Giulia Cavalli: “Mi auguro che sia stato uno scaldare i motori in vista della prossima partita contro la Bagnolese che incomincia ad essere importante”.
Ritrovare subito i colpi migliori e la concentrazione ideale.
Nel Guilcer arrivano le tre protagoniste di Castel Goffredo, Krizsztina Nagy resta a casa, mentre Giulia sarà sostituita dal tecnico Eliseo Litterio.
Il club mantovano, reduce dal quarto posto della scorsa stagione, proprio alle spalle delle giallo blu, mira a posizioni più alte confermando la forte veterana italo cinese Tian Jing (n. 8 d’Italia) e Veronica Mosconi (n. 6).
A loro si aggiunge la lituana Ruta Paskauskiene, proveniente dal Cortemaggiore, che concluse lo scorso campionato con un ottimo 92,8%. Per le ospiti sarà la prima uscita stagionale visto che era stato posticipato l’esordio in trasferta con il Quattro Mori Cagliari.
Comincia il campionato di Tennistavolo in modo molto insidioso
Moises Campos, Pasquale Vellucci e Yaroslav Zhmudenko: questo il variegato terzetto proveniente da Cuba, Caserta e Ucraina, che vestirà per la prima volta assoluta la maglia giallo blu in un incontro, da neopromossa, sulla carta molto complicato. Li seguirà a distanza il tecnico – giocatore Catalin Negrila che comparirà personalmente in panca dal prossimo match in calendario.
Il team lombardo, lo scorso anno, fu tra i quattro che lottavano per lo scudetto, ma l’arrivo del Covid-19 troncò un rush finale che di giornata in giornata si faceva molto appassionante.
Ci sono due reduci da quella avventura: Matteo Mutti, n. 5 d’Italia e il cinese Guo Ze che chiuse la stagione 2019-20 con dieci vittorie e quattro sconfitte.
C’è molta trepidazione per il team guilcerino che dopo un campionato di A2 a dir poco irresistibile è riuscito a risalire prontamente nell’olimpo del tennistavolo italiano e le intenzioni sono di restarci anche se si dovrà soffrire parecchio.
Matricole tanto per dire.
Vinsero a mani basse lo scorso campionato Tennistavolo di C femminile. Ora il trio norbellino composto dalla veterana Ana Brzan e dalle esperte Eleonora Trudu e Martina Mura deve fare sul serio in un girone a concentramenti in cui tre compagini su sei hanno dato forfait per crisi pandemica.