Presenti, oltre alla Sottosegretaria, per la Conf.A.S.I. il Presidente Antonio La Ghezza e il delegato per la Sardegna Enrico Fiori; l’Amministratore Delegato di EURALLUMINA Spa dott. Vincenzo Rosino, per Filctem-CGIL Gian Marco Mocci, Francesco Garau ed Enrico Pulisci; Salvatore Sini per Ultec; Marco Sartoru e Andrea Porcu per Confidustria Sardegna; e l’Assessore al Lavoro della Regione Sardegna Alessandra Zedda.
Il tavolo era finalizzato a discutere alcune importanti novità sulla definizione di questa vertenza, che da oltre dieci anni ha gravemente ferito il territorio sardo.
Pare infatti che, dopo un’altalenante attenzione istituzionale verso il rilancio di questo stabilimento, sarà a breve firmato un Dpcm che darà il via alla riorganizzazione e riqualificazione del complesso industriale sardo e che prevede l’intervento di importanti investitori russi.
Il Dpcm – stante l’intervento della Sottosegretaria Todde – porrà le basi per gli accordi industriali da siglare sul territorio, nel pieno rispetto delle normative in materia ambientale e delle riconversioni energetiche necessarie.
«Questi tavoli di confronto sono importanti perché stimolano il Governo nazionale e quello regionale sardo a promuoverne altri. Ho chiesto un cronoprogramma certo sui tempi e sulle modalità di emanazione del Dpcm nonché sui tempi di attuazione dello stesso per risolvere la vertenza in questione – ha sottolineato il Presidente della Conf.A.S.I.
Antonio La Ghezza. – La cassa integrazione, seppur strumento vitale per i lavoratori sardi dell’indotto EURALLUMINA, non può e non deve essere il punto d’arrivo, ma solo un modo per alleviare situazioni di crisi economica, a tutela tanto dei lavoratori quanto delle loro famiglie.
È necessario rinnovare la sinergia tra Stato e Regioni per risolvere i tanti tavoli di crisi presenti non solo in Sardegna ma in tutto il territorio nazionale – ha concluso il Presidente La Ghezza, – non ultimo quello analogo dell’ex ILVA oggi Arcelor Mittal».