Il Cnddu ritiene necessaria una profonda riflessione sui pericoli connessi all’utilizzazione indiscriminata e non disciplinata dei social media.
Tra poco verranno celebrate rispettivamente la Giornata Internazionale contro il Bullismo (7 febbraio) e il Safer Internet Day (9 febbraio); le due ricorrenze sono intrinsecamente collegate in quanto la piaga delle violenze e persecuzioni tra pari ormai si configura sempre più come cyberbullismo; infatti la stagione pandemica che ha forzatamente indotto milioni di adolescenti a casa ha enfatizzato dinamiche relazionali fortemente viziate.
Destano allarme i dati diffusi in questi giorni dall’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo, secondo i quali il 61% dei giovani dichiara di subire forme di bullismo / cyberbulismo; tanti anche i testimoni di comportamenti aggressivi (68%); sei adolescenti su 10 affermano di non sentirsi al sicuro online.
Il Revenge porn (52,16%) costituisce ragione di forte angoscia per le giovanissime; la solitudine accentua aspetti relazionali squilibrati e azzera socialità autentica e l’empatia.
Nonostante in questi ultimi anni siano state prodotte nuove norme sulla privacy (Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation); Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 per adeguare la normativa nazionale al GDPR) per la tutela degli utenti in rete, si deve lavorare molto, soprattutto a scuola, sul concetto di rispetto della persona e delle sue prerogative.
L’importanza in tal senso di intervenire fin dall’infanzia è evidente: per i bambini, la paura di perdere la propria leadership è un aspetto fondamentale nello sviluppo, così come quello della gelosia o dell’invidia tra pari.
La diversità che spesso scatena reazioni di rifiuto o di vessazione deve essere valorizzata e considerata invece motivo di arricchimento; l‘identità ed il ruolo del bambino sono ancora in fieri, rispetto alla propria comunità di riferimento; proprio per questo tutti gli impulsi negativi che possono subentrare durante le relazioni sociali devono essere correttamente interpretati e guidati ai fini di una crescita armonica e sana.
L’aggressività è insita nel comportamento umano, prima o poi si esplicita in maniera più evidente; tuttavia una volta riconosciuta, e “neutralizzata”, può diventare opportunità di scoperta del sé e motivo di confronto con la propria e l’altrui emotività.
In ragione di ciò, per uscire dalla logica del bullismo, ogni forma di etichetta va bandita per non cadere nella stessa logica dicotomica che divide il mondo in buoni e cattivi, migliori e peggiori.
Il CNDDU propone agli istituti di ogni ordine e grado di realizzare racconti, prodotti multimediali, cortometraggi, poesie e disegni incentrati sulla propria esperienza personale o di altri in modo tale da proporre consigli ai propri coetanei per contrastare il fenomeno in oggetto. Inoltre gli studenti potranno ideare un logo apposito per la giornata. Gli elaborati con autorizzazione potranno essere inviati all’indirizzo email: [email protected]
L’hashtag è #tuttisbullonati