Nasce “Capoterra a domicilio”
Si sente sempre più spesso parlare di shopping online e consegne, servizi senza i quali è difficile immaginare la propria quotidianità. Ecco perché da poco tempo a questa parte, anche in Sardegna, sono nate realtà digitali il cui obiettivo è quello di portare innovazione a livello territoriale. È il caso di Capoterra e della sua app cittadina.
Non solo e-commerce mobile ma anche consegne a domicilio. L’App si chiama Capoterra a domicilio e nasce con uno scopo ben preciso: offrire servizi all’avanguardia a imprese e cittadini. Servizi con cui valorizzare il territorio e raggiungere un complessivo stato di benessere dell’economia locale.
Parola chiave: digitalizzazione delle imprese
Capoterra a domicilio, in poco più di un mese, conta più di 700 scarichi. Ciò a dimostrazione che la voglia di emergere, da un punto di vista di innovazione e progresso, è molto sentita a livello locale.
Infatti, l’app capoterrese è riuscita, in pochissimo tempo, a sostenere già una quindicina di attività commerciali locali. La proposta food è molto vasta: pizzerie, gastronomie, ristoranti fusion e sushi, fassoneria. Per il non food, le attività sono in aumento e i settori sono molteplici: dall’ottica all’estetista, all’officina meccanica, a seconda delle esigenze più disparate.
Molti dei negozianti che collaborano con Capoterra a domicilio hanno subito colto l’opportunità di aprire il proprio negozio online, cosa che – in questi ultimi tempi – si è rivelato particolarmente utile.
Quello al digitale è un passaggio fondamentale che presto o tardi ogni impresa dovrà abbracciare.
In queste nuove condizioni di lavoro e di vita, i più lungimiranti hanno visto la possibilità di accelerare la propria trasformazione digitale. Ciò trova conferma nella rilevazione dello Shopping Index di Salesforce (software di servizi in cloud), l’indicatore che misura l’andamento del commercio elettronico nel mondo, secondo il quale, nel secondo trimestre del 2020, ha registrato una crescita del valore del 71%, rispetto allo stesso periodo del 2019. Insomma, un segnale lampante del radicale cambiamento delle abitudini degli acquirenti.
Capoterra: un esempio da seguire
Capoterra a domicilio nasce dall’idea di un giovane capoterrese di 25 anni. Si tratta di Davide Pilloni, imprenditore giovanissimo mosso da un grande obiettivo: contribuire al benessere della sua terra.
Perché abbandonare la propria terra, rinunciando ai propri cari quando invece esiste un modo per rimanerci e fare del bene? Tantissimi i giovani che lasciano il paese per trasferirsi città o, peggio, all’estero. Ecco perché Davide e la sua Capoterra a domicilio sono un grande esempio da seguire. Specialmente quando si vedono i frutti del proprio lavoro.
Parte dei risultati ottenuti finora si devono al fatto che Davide, come ogni giovane della sua età, conosce bene il potere che il digitale, l’e-commerce mobile e i social media hanno acquisito negli ultimi tempi. La potenzialità di questi mezzi di vendita non va sottovalutata e la missione di Davide è proprio quella di far prendere coscienza alle imprese capoterresi di questa nuova opportunità.
Sì all’economia capoterrese
Capoterra a Domicilio nasce a Capoterra, per Capoterra.
È vero, in tutta Italia esistono da molti anni multinazionali che offrono servizi e opportunità “simili” (JustEat, Glovo, ecc.), ma essendo realtà estere non condividono i nostri valori, tantomeno hanno a cuore il benessere dell’economia locale. Questo è da considerarsi uno dei motivi principali per cui Capoterra a domicilio può fare la differenza.
Inoltre, diversamente da altre note realtà del commercio elettronico (es. Amazon), l’agenzia e la sua omonima app si addicono alla perfezione a qualunque tipologia di attività commerciale: non solo food delivery (cibo a domicilio).
Capoterra a domicilio è un esempio valido di come il digitale sia la chiave giusta per aiutare le imprese locali, contribuendo al benessere dell’intera comunità.