Non bastano le citazioni dotte per essere colti, raffinati ed avere la verità in tasca!
I consiglieri comunali del centro sinistra algherese, in evidente crisi di ruolo, continuano ad utilizzare il vecchio e ormai sgangherato armamentario di chi non avendo argomenti da utilizzare attacca l’avversario politico sul piano personale, con l’evidente obiettivo di screditarlo, facendo così scadere il livello della propria azione politica.
A questi attacchi, che mi auguro continuino perché mi danno la conferma che io stia facendo bene il mio lavoro e questo per loro costituisca un problema, non risponderò più perché il tempo e le energie credo sia opportuno dedicarli al servizio della Città, soprattutto in momenti difficili come questi nei quali i bisogni e il disagio dei cittadini dovrebbero costituire l’unico impegno per maggioranza e opposizione. Cosa questa che, evidentemente poco importa a chi, piuttosto che svolgere degnamente e responsabilmente il ruolo di oppositore, si sta concentrando sia per i toni, sia per le modalità, su interventi che sanno più di sgangherati spettacoli comici fuori moda, ai confini con la farsa, piuttosto che su apporti politici responsabili.
Tutto questo in un periodo in cui la stessa area politica cui appartengono riesce a livello nazionale a formare un Governo con gli avversari politici di sempre e i cittadini sempre più scoraggiati attendono risposte forti da tutta la politica.
A proposito dei dubbi che essi manifestano sulla mia legittimazione a svolgere il ruolo assegnatomi: chi mi ha “imbullonato” sulla sedia di assessore sono stati gli elettori con il loro voto, gli stessi cittadini che, al contrario, al primo turno e senza appello hanno bocciato la loro proposta politica.
Sono invece ben lieto, e lo sarò sempre, di rispondere, sul merito delle contestazioni che mi vengono mosse anche quando sono totalmente campate in aria e inconsistenti.
Come ad esempio per il trasferimento nel 2021 del Rally di Sardegna ad Olbia che, secondo Di Nolfo, Bruno, Esposito, Piras, Sartore, Cacciotto e a Pirisi, sarebbe a me ascrivibile e deriverebbe dalle elezioni comunali di Olbia, ma, ammesso che abbiano ragione, evidentemente il loro bersaglio non può non essere che Forza Italia, il cui uomo di punta, Nizzi é candidato a sindaco. Non posso essere io, anche perché, guarda caso, Fratelli d’Italia ad Olbia, al momento, ha deciso di non sostenerlo.
La loro definizione del Tavolo per il turismo come “fotocopia sbiadita della Fondazione” che io avrei voluto per invidia, fa nascere seri dubbi oltre che sulla loro capacità di percepire correttamente la realtà – qui poco posso fare, ma posso suggerirgli specialisti e tecniche che possono essere di aiuto – ma soprattutto sul loro DNA politico: da democratici, quali si dichiarano, non esitano a calpestare il principio di partecipazione democratica, in questo caso quella delle espressioni del comparto che del tavolo fanno parte per rappresentare le istanze e le proposte del settore trainante dell’economia cittadina; Tavolo che definiscono “tavolino” svilendone fin dalla nascita il ruolo e l’importanza, nonostante ne abbiamo approvato l’istituzione e il regolamento.
Evidentemente quando la frustrazione, la “futta” prende il sopravvento traspare il loro vero volto che di democratico ha assai poco.
Agli osservatori più attenti non sarà poi sfuggito il singolare ruolo di “cheerleaders” della Fondazione Alghero che da qualche tempo caratterizza i loro interventi. Singolare perché dopo che per anni hanno definito la Fondazione il bancomat della politica, il carrozzone da non far nascere prima e da chiudere poi, hanno radicalmente cambiato idea. Con l’intermezzo di 5 anni nei quali Bruno ha usato l’ente de Lo Quarter con le stesse identiche modalità che prima condannava. Può succedere e non me ne meraviglio: è nella natura umana.
Ma è ancor più singolare che nei loro interventi appaia sempre più marcata la loro apprensione per quelli che definiscono “interventi di tutela nei confronti della Fondazione” che, a dir loro, “andrebbero a minare i rapporti della maggioranza con Forza Italia.”
Spieghino bene agli algheresi, ma soprattutto ai loro elettori quali siano le ragioni che animano i loro interventi prima nel ruolo di tifosi, anzi cheerleaders, e poi di avvocati difensori della Fondazione e di Forza Italia.
So per certo che né alla Fondazione né a Forza Italia manchino avvocati, e che avvocati, i quali non hanno certo bisogno del loro apporto.
Li rassicuro poi circa i rapporti con Forza Italia, il partito più rappresentativo in seno alla maggioranza: non ha fatto mai venir meno la propria voce, né tantomeno il suo ruolo determinante nell’azione amministrativa con 4 consiglieri comunali, 2 assessori e 2 presidenti della partecipate comunali.
Anche sul merito del mancato rinnovo dell’affidamento alla Fondazione della gestione della Grotta di Nettuno e dei musei sbagliano totalmente mira.
Premesso, infatti, che la competenza degli adempimenti relativi non è la mia, ne’ dei settori per i quali ho la delega, oltre ad alcuni aspetti facilmente superabili di natura squisitamente tecnica per i quali gli uffici comunali competenti stanno aspettando la concessione, il principale motivo per cui ad oggi non è possibile affidare alla Fondazione Alghero la gestione degli attrattori turistici ( grotta, musei e siti archeologici) è costituito da rilievi relativi ad ostacoli normativi presenti nel Codice degli appalti e nel Testo Unico delle società partecipate, peraltro antecedenti alle modifiche dello statuto della Fondazione volute dalla Giunta Bruno e che, di fatto, al momento, impediscono la possibilità di affidare direttamente alla Fondazione stessa la gestione di questi servizi. Proprio una grande eredità quella lasciataci dagli ex compagni che, ricordo, sono gli stessi che avevano cancellato il Turismo dalla struttura comunale.
Prometto che su questo aspetto tornerò a breve con maggiori dettagli.
Concludo esibendomi anch’io in una citazione meno colta e più banale con l’obiettivo di invitare per l’ennesima volta l’opposizione ad un apporto realmente costruttivo: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Che poi quello che guarda il dito sarà anche stolto, ma anche l’altro che sta sempre lì a indicare la luna non scherza.”
Perciò, bando alle ciance: finitela di usare il pettegolezzo e l’arma del discredito come arma di distrazione di massa: concentriamoci sulla città e sulle cose da fare per superare questo terribile periodo! Da parte mia troverete le porte aperte e le finestre spalancate!