Disagi della sanità Oristanese, Cera (FI) scrive all’Ass. Nieddu
Pregiatissimo Assessore,
richiedo nuovamente la Sua attenzione per evidenziare l’ennesima problematica che aggrava ulteriormente la già critica situazione sanitaria nella Provincia di Oristano.
Nel quadro abbastanza tragico delineato dalla situazione emergenziale tuttora in corso, viene ad aggiungersi, paradossalmente, anche la carenza di medici di base sul territorio.
Apprendo da diversi Sindaci che, a causa del pensionamento del medico di famiglia, circa 1.400 cittadini distribuiti tra i comuni di Simaxis, Allai e Samugheo, si ritrovano senza assistenza sanitaria presso il proprio Comune.
Tra l’altro a breve la situazione andrà ulteriormente ad aggravarsi con l’approssimarsi del pensionamento del sanitario che sta tuttora ricoprendo il fabbisogno del collega assente, più anche i centri di Ollastra e Villaurbana, per un totale di circa 2600 utenti che resteranno senza adeguata e necessaria assistenza medica.
Purtroppo questa problematicam oltre che essere presente nel Grighine e nella bassa valle del Tirso, si ripropone anche sul resto del territorio provinciale e regionale. Da ultimo abbiamo assistito alla provocazione di un Sindaco che “ha vietato alla cittadinanza di ammalarsi”.
Trovo assolutamente inconcepibile e per certi versi paradossale questa situazione, in un momento storico così delicato caratterizzato da una pandemia mondiale, che il territorio venga privato anche del “presidio medico di base”.
In questo modo si mette in discussione, anche in modo plateale, una riduzione di servizi al cittadino in spregio al “diritto costituzionale alla salute”, soprattutto per quei soggetti fragili e in difficoltà, ma anche per tutti gli altri cittadini delle comunità insediate in questi territori.
Nella situazione che stiamo vivendo, pur comprendendo tutte le difficoltà contingenti, abbiamo il dovere di assumere celermente le necessarie decisioni e dare finalmente riscontro ai cittadini che chiedono aiuto e si rivolgono al sistema sanitario locale per trovare risposte concrete, i quali non possono certo comprendere le difficoltà tecniche e burocratiche, soprattutto se si trovano in condizioni di salute precarie e che certamente non possono spostarsi, magari per lunghe distanze, anche solo per avere una prescrizione medica.
Ritengo che sia fondamentale mettere in campo finalmente tutta la necessaria autorevolezza per trovare immediate soluzioni al forte malessere che serpeggia nella comunità provinciale, a causa della grave carenza del 30 per cento in meno dei sanitari necessari a coprire il fabbisogno su tutto il territorio interessato da questo fenomeno.
Occorre uno sforzo ulteriore per far fronte alla drammatica carenza di medici di base, che ovviamente e comprensibilmente, genera preoccupazione e paura nelle persone, soprattutto in quelle più fragili, e in quelle che non hanno la possibilità di spostarsi autonomamente per raggiungere altri centri per vedere soddisfatte le loro necessità. Queste situazioni rischiano di amplificare il fenomeno dello spopolamento dai piccoli comuni e dalle aree interne.
Se consideriamo anche che sta per essere pubblicato l’elenco delle sedi rimaste sguarnite negli anni 2018 e del 2019, che per la provincia di Oristano indica 23 sedi, ma che purtroppo non terrà conto dei pensionamenti del 2020 e di quelli previsti quest’anno, comprendiamo quanto grave sia la situazione.
Vi chiedo di esprimere il Vs. massimo sforzo, per porre fine a questa inaccettabile situazione della Provincia di Oristano.
Speranzoso di un Vs. tempestivo e immediato intervento, resto in attesa di un cortese e sollecito riscontro alla presente, ma soprattutto nei fatti.
Con l’occasione porgo cordiali saluti.
Il Consigliere Segretario, Emanuele Cera