Nel 2019 si sono registrate 373 morti per overdose (+13%). Solo numeri o vite umane?
Quando una prevenzione seria ed efficace?
Ormai il problema droga è stigmatizzato ad una mera statistica e riferito ad un problema del singolo individuo e famiglia. A Cagliari, Oristano, Olbia, Arzachena e Samassi le iniziative di prevenzione dei volontari di Mondo Libero dalla Droga.
Sono stati pubblicati recentemente i dati dalla Relazione al Parlamento 2020 sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, con riferimento al 31 dicembre 2019. Non possiamo nasconderci che il quadro è estremamente allarmante, sia per i numeri dei morti e dei ricoveri in ospedale, sia per l’età dei ragazzi interessati sempre più giovane, che per l’approccio delle Istituzioni e del SSN al problema.
Sono 373 morti per overdose e 7800 ricoveri ospedalieri sono numeri da bollettino di guerra.
Nel 2019, solo in Italia, più di una persona al giorno è morta a causa direttamente riconducibile all’assunzione di sostanze stupefacenti. Ma quante altre persone non sono in questa statistica fredda e senza cuore, come tutte le statistiche?
Sempre nel 2019 in Italia, sono stati 172.173 gli incidenti stradali con 241.384 feriti e ben 3173 i morti sulle strade, una media di 9 al giorno. Dati ufficiali Istat denunciano che il 10% degli incidenti stradali sono stati causati da conducenti in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Dovremmo aggiungere, quindi, altri 24.000 feriti e 317 persone morte per causa “indiretta” della droga.
Si potrebbe ancora continuare ad analizzare le fredde statistiche dei casi di suicidi, morti per tumori, infortuni sul lavoro o domestico, atti di violenza in casa e fuori.
Senza considerare, le famiglie distrutte, le aziende andate in malore sempre a causa della droga, perché queste non fanno parte delle statistiche ufficiali.
Questi non sono numeri! Stiamo parlando di persone, per lo più giovani, intere famiglie dentro le quali la vita si è fermata. Donne e uomini che forse avrebbero potuto avere una chance diversa se qualcuno si fosse preso cura di loro nel momento giusto, prima che cadessero nelle mani degli spacciatori.
Ogni anno si pubblicano resoconti sempre più “allarmanti”.
In occasione delle Giornate Internazionali delle Nazioni Unite, si fanno dichiarazioni di impegni e soluzioni da “mettere in atto immediatamente”, per poi continuare con le solite soluzioni fallimentari che ci hanno portato alla situazione attuale.
Ormai il problema droga è diventato qualcosa di drammaticamente “consueto”, senza soluzioni, incontrollabile.
Qualcuno insensatamente crede la soluzione sia quella di depenalizzare o addirittura legalizzare, così lo stato fa cassa e si toglie lo spaccio dalle mani della malavita organizzata. Niente di più falso visti i risultati evidentemente fallimentari degli stati dove questi provvedimenti sono stati adottati. Un bel modo di lavarsene le mani.
Un quadro disarmante che dovrebbe indurre chi di dovere ad un esame più attento e serio del problema, alla ricerca dei veri “perché”, trovare la volontà politica, le idee e l’energia necessari per soluzioni efficaci e durature.
Partire da una seria e capillare azione di prevenzione è ciò che serve che i volontari di Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology stanno portando avanti in tutto il mondo. Ispirati dal filosofo L. Ron Hubbard che diceva: “L’arma più efficace nella guerra contro la droga è l’istruzione” i volontari sono costantemente impegnati a divulgare la verità sugli effetti delle droghe.
Quella prevenzione che è tangibile ed efficace come emerge dalle dichiarazioni dei ragazzi alla fine delle conferenze nelle scuole che in forma anonima scrivono: “E’ stata una conferenza molto interessante. Mi ha illuminato su degli aspetti che non conoscevo della droga”. E un’altra scrive “Mi ha convinto su quanto sia sbagliato anche solo provare o seguire mode assurde dei miei coetanei. Molto interessante la testimonianza dell’ex tossicodipendente”.
E ancora “Trovo giusto che nelle scuole ci sia questo tipo di informazione perché molti miei compagni hanno iniziato per ignoranza”. E un’altra “Sono certa di aver imparato molte cose sulla droga in queste due ore. Questa conferenza ha influito molto sul mio modo di vedere il problema droga”. E infine “Oggi ho capito il male che sto facendo a me stesso e alla mia famiglia”.
I volontari sono convinti che sia questo il modo migliore di fare prevenzione: contattare i ragazzi per arrivare con le informazioni corrette prima degli spacciatori.
Nei prossimi giorni le iniziative dei volontari di Mondo Libero dalla Droga saranno a Cagliari, Olbia, Oristano, Arzachena e Samassi.
Info: www.diconoalladroga.it