Se il freddo è il nemico numero uno dei dolori muscolo-articolari, la difesa è il trattamento notturno con le fasce di calore.
Fasce di calore: soluzioni per combattere uno degli effetti del freddo
Alla raccomandazione “copriti che fa freddo” dovremmo aggiungere anche gli effetti sulle articolazioni e sulle ossa. Già, perché, quando scendono le temperature, le articolazioni possono irrigidirsi gravando poi su tendini e articolazioni e provocare un’infiammazione.
A questo si aggiunge una reazione immediata del nostro corpo che, contraendosi per il freddo, aumenta la tensione a carico di muscoli, tendini e ossa.
Piccoli accorgimenti per l’inverno
Oltre alle cause legate a una predisposizione familiare, al sovrappeso, a traumi fisici o a un eccesso di attività fisica, l’inverno è sicuramente una stagione molto dura da affrontare per proteggere la muscolatura osseo-scheletrica.
Ci sono piccoli accorgimenti da seguire in questo periodo che vanno dal coprirsi bene, praticare attività fisica, assumere posizioni corrette e anche aiutare il risveglio con una doccia calda.
Le soluzioni a disposizione
Per combattere questo tipo di dolore le soluzioni più comuni prevedono l’assunzione di antinfiammatori (farmaci per bocca o gel/balsami per applicazioni locali) e/o il calore a contatto della zona interessata. Spesso vengono associati per potenziarne l’effetto, anche se stanno aumentando le riserve di chi preferisce escludere i farmaci per via degli effetti collaterali per l’utilizzo a lungo termine.
Una resistenza, quest’ultima, che spiegherebbe il successo dei dispositivi medici di calore particolarmente in crescita e ben distribuiti in farmacia e nei negozi specializzati.
Il calore che cura
Il calore si è dimostrato avere un ruolo importante perché stimola un maggior afflusso di sangue. Comporta un rilassamento di eventuali contrazioni muscolari, stimola la produzione degli elementi che compongono la cartilagine e contribuiscono a rafforzare le articolazioni. Il calore induce un rilassamento del tessuto sottostante che, a sua volta, ha un effetto antalgico.
Questo antico meccanismo è stato confermato da uno studio del dottor Brian King dello University College di Londra sugli effetti del calore su alcune molecole come un farmaco antidolorifico. Sulla base di rigorosi test scientifici, il ricercatore inglese ha stabilito che il calore (che deve essere almeno di 40°) agisce a livello delle molecole (come un farmaco) disattivando i messaggi dolorifici che l’organismo invia al cervello.
La notte porta… benefici (con le fasce)
È la notte il momento migliore per un micromassaggio prolungato per tutta la durata del sonno che favorisce la circolazione e riduce dolori e rigidità.
Ci ha pensato l’azienda MyBenefit con un nuovo dispositivo medico (My Mobilitas Terapia di Notte) studiato per alleviare i dolori muscoli scheletrici. Le fasce vanno indossate prima di andare a letto e tenute fino al risveglio, al fine di produrre per molte ore un micromassaggio vasoattivo che sviluppa calore.
Il micromassaggio che si genera è stato paragonato al massaggio manuale, promettono anche un’azione drenante e decongestionante utile quando l’articolazione è gonfia. In più, essendo dotate di una morbida imbottitura, sono in grado di assorbire eventuali colpi o vibrazioni che rappresentano la vera criticità nel dolore acuto.
Le fasce, composte da una parte esterna (molto morbida), una centrale (in schiuma) e una interna a contatto con la pelle (in poliestere), sono dotate di bretelle o chiusure con velcro per una migliore vestibilità.
Un trattamento dedicato
“Siamo orgogliosi di offrire un concreto supporto a quanti soffrono di dolori articolari e muscolari. Tra i nostri obiettivi, quello di rendere ancora più accessibile questo trattamento che ha il vantaggio di sfruttare le ore del riposo – spiega Rino Bertrand, fondatore e amministratore delegato di MyBenefit. – Grazie alla preziosa collaborazione con le farmacie, parafarmacie e ortopedie sanitarie di tutto il territorio nazionale, abbiamo voluto offrire un accesso agevolato con una speciale promo da scaricare”.