Marco Faccini, imprenditore e amico di Caprini, si espone contro il cantante Sergio Sylvestre, reo di aver cantato l’Inno di Mameli alla finale della Coppa Italia Napoli Juventus con il pugno alzato, e scrive una frase filonazista su facebook; “Ma quel signore con i baffi che adoperava i forni non c’è più?”.
La frase che inneggia palesemente a Hitler e a i forni crematori, ottiene il “mi piace” di Caprini e scatena un putiferio.
Il leghista si giustifica e parla di un errore materiale, dice di non aver nemmeno letto il contenuto del post e di aver cliccato il “like” solo perché conosce l’autore.
Quel like non esiste più, ma ormai famoso in tutto il paese, attira l’attenzione di Ilaria Cucchi che chiede l’intervento del Capo della Polizia Franco Gabrielli. La senatrice Pd Paola Boldrini parla poi di “fatto gravissimo” ed Emanuele Fiano, responsabile Esteri del Pd, esige un provvedimento immediato contro Caprini. L’apprezzamento a quel post verrà, inoltre, dibattuto in Parlamento, come richiesto da Nicola Fratoianni (Leu), che annuncia una interrogazione al Ministro degli interni Lamorgese.
Il post oggetto di queste polemiche non è certo una novità, sui social ogni giorno vengono pubblicati innumerevoli commenti razzisti al limite del codice penale. Facebook, per esempio, corre ai ripari pubblicando periodicamente raccomandazioni per i moderatori dei gruppi al fine di aiutarli a frenare la degenerazione dei dibattiti in insulti e violenze di stampo razzista. La piattaforma, diventata oramai lo specchio dell’Italia di oggi, dichiara addirittura, di avere rimosso quasi 200 account collegati a pericolosi gruppi suprematisti bianchi. E’ quasi come se il linguaggio dell’odio e della violenza fosse diventato normale quotidianità.
Tuttavia mi piace pensare che Caprini abbia davvero commesso un errore e quel pollice all’insù sia la conseguenza del suo essere pasticcione sui social, in caso contrario, quel like filonazista sarebbe solo una goccia nel mare della stupidità umana, perché, alla fine, la pandemia non ci ha reso affatto persone migliori.
Ma il secondo like del consigliere leghista su un altro commento di Faccini riferito sempre a Sylvestre? “non offendiamo te ma chi ti ha spinto lì, con che coraggio”.
Beh, mettere per ben due volte un “mi piace” non voluto è decisamente da pasticcioni.
Sabrina Cau