La pesca del corallo in Sardegna ha una storia millenaria, può essere esercitata dai pescatori professionisti titolari dell’autorizzazione regionale, equipaggiati con apparecchi individuali, autonomi o no, per la respirazione subacquea, esclusivamente mediante l’uso della piccozza, a profondità non inferiori a 50 metri.
Un iter dunque non breve, che necessita di poter essere avviato nei tempi adeguati al fine di scongiurare il rischio di andare incontro ad un calendario di prelievo “ballerino”, che va a svantaggio vantaggio degli operatori sardi impegnati in tale attività stagionale.
Riteniamo che questa mancanza di programmazione vada a sommarsi a ben altre carenze che non fanno bene al comparto.
Come ad esempio, la mancata re-istituzione del Comitato Tecnico consultivo per la pesca che fa venir meno un serio e concreto organo di confronto con il quale istituire tavoli di confronto, e rammentiamo inoltre che nella nuova composizione, stando ai termini di legge, è previsto anche la rappresentanza dei corallari.
Una presenza che avrebbe certo fatto sì che il ritardo e le istanze del comparto potessero pervenire al tavolo assessoriale ben prima della data odierna, e certamente ben prima del 31 gennaio 2021 data limite per l’approvazione della stessa.
Informazioni queste che avrei avuto piacere di riferire di persona all’assessore Murgia se stamattina non avesse disertato l’incontro previsto in Consiglio in seno alla V Commissione.”
Così il capogruppo in consiglio regionale del Gruppo Lega Salvini Sardegna, Dario Giagoni.