Spero vivamente che l’esecutivo dia ascolto agli appelli mossi su più fronti che domandano, quanto meno, una rivalutazione sulle modalità di classificazione delle regioni, nonché i criteri di valutazione. Il destino di un intero popolo non può dipendere da algoritmi, per lo più elaborato con sistemi automatici, da riferirsi a un periodo temporale ben differente rispetto a quello di effettiva applicazione delle restrizioni!
Pur capendo il momento difficile che stiamo attraversando, rimane inconcepibile che a ormai un anno dall’inizio della pandemia l’unica soluzione sia quello di proseguire con questo assurdo valzer di aperture/chiusure.
Dietro ogni impresa vi sono persone in carne e ossa con esigenze e scadenze che da Roma sembrano ignorare sempre più!“
Lorenzo Mereu