Il Forex Trading online come professione
Manunta, classe ’93, è entrato nel mondo dell’imprenditoria l’11 novembre del 2011 (giorno del suo diciottesimo compleanno), ha fondato diverse aziende e ha lavorato in settori completamente differenti, spaziando tra il mondo dell’integrazione alimentare, il mondo del gambling on-line, la cosmetica, un’azienda produttrice di e-cig, un’azienda nel settore bancario/finanziario e una web-agency.
L’intervista ad Alessandro Manunta
Alessandro, come hai conosciuto il mondo del Trading?
“Conobbi il Trading nel 2014 e ne capii subito le potenzialità, ma non era il mio momento. Ero occupato con le mie aziende e con altre attività commerciali; ricordo che giravo per tutta l’Italia e dormivo 3/4 ore per notte. Non era un buon momento per me per pensare di approfondire l’argomento”.
Quando hai capito, invece, che poteva diventare una professione?
“Due anni fa ho iniziato a studiare il Trading in maniera intensa e da circa un anno ho sviluppato una strategia che mi consente di potermi definire un professionista. Anche se credo che un Trader possa diventare un “professionista” fin dal primo giorno se il suo atteggiamento è orientato verso la giusta direzione. È chiaro che poi serve un conto reale (non di 1.000 euro) e l’esperienza, ma passo dopo passo ci si arriva. Non è per tutti ma con determinazione, costanza e il giusto atteggiamento può diventare una vera professione”.
Che tipo di strumenti servono per fare Trading online?
“Per prima cosa un buon mentore, la formazione è la chiave per evitare di perdere soldi nel trading, in quanto il primo obiettivo di un Trader dev’essere proprio quello di non perdere!
Poi serve un conto reale, non importa se con pochi soldi ma deve essere reale, in demo non c’è l’emotività e quindi qualunque prova fatta in demo non vale niente. È facile comprare gli alberghi con i soldi del monopoly, ma compreresti un albergo realmente?
Serve un computer, anche portatile, ma serve assolutamente un computer e una connessione a internet. Spesso noi traders abbiamo 3, 6, 12 monitor, non sono “necessari” per il tipo di strategia che utilizzo personalmente, basterebbe un computer, ma è chiaro che quando diventa una professione cerchi di avere più comfort possibili.
Serve uno strumento di analisi grafica: personalmente mi trovo molto bene con TradingView. E infine (ma non per importanza, anzi!) servono costanza, determinazione, mindset… Una buona strategia incide per il 30% sul nostro trading, ma il 70% lo fa la nostra mente”.
Ti occupi anche di formare altri Traders?
“Assolutamente, ‘Formarsi è un investimento per il futuro’. Con i miei soci Roberto Fiorino e Gianluca Secchi abbiamo creato VolatilityTrading. I nostri clienti hanno la possibilità di imparare il Forex Trading imparando e applicando il nostro metodo nel mercato del Forex, che permette di cogliere le opportunità sia al rialzo che al ribasso ed è a oggi il mercato più liquido al mondo con oltre 5mila miliardi di dollari di transazioni giornaliere.
Ci concentriamo su pochi asset su cui operare, questo per aver un maggiore focus e una conoscenza “a memoria” degli strumenti che tradiamo. Offriamo formazione adeguata in base al livello di conoscenze del cliente, provvedendo a formare e consigliare gli step da seguire per diventare un Trader consapevole. Abbiamo anche una community, il valore aggiunto, dove ci si può confrontare con gli altri traders, accedere a contenuti di valore, totalmente gratuiti e dove ognuno può condividere le proprie esperienze, aiutando gli altri a crescere”.
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