Il punto di Roberto Napoletano – La posta in gioco per l’Italia
La morte del sovranismo leghista con il rapido riallineamento di tutti i guitti del “no-euro” come i Borghi, i Bagnai, i Rinaldi è una condizione necessaria ma non sufficiente di un governo di interesse nazionale che avvii la ricostruzione del grande malato d’Europa. Che colga appieno l’opportunità del Recovery Plan italiano e sfrutti la straordinaria carta internazionale che rappresenta Draghi per l’Italia alla guida del G20 e alla copresidenza di Cop26 per rilanciare il multilateralismo e lo sforzo ambientale globale. Stupisce la miopia di un pezzettino dei Cinque Stelle che dimostra di non avere capito il cambio di fase. Che fa porre a tutti più di un interrogativo sulla genuinità della svolta europeista grillina che ha segnato la nascita del governo Conte 2 e ha avuto il suo suggello formale nel voto a favore della Von der Leyen per la Presidenza della Commissione europea.
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