L’ oggi dell’Italia è difficile. Il domani lo sarà ancora di più. La leadership politica che può affrontare l’oggi e il domani, può fare ripartire l’Italia in casa e restituirle fuori la credibilità perduta, ha un nome e cognome. Si chiama Mario Draghi.
Perché parlo di leadership politica fuori dai “tecnicismi” della politichetta che appartengono al Titanic Italia e sopravvivono ulteriormente sviliti anche nelle prove in corso per costruire un’altra storia? Perché bisogna smetterla di confondere la politica con la politica partitocratica. Perché gli esercizi spasmodici sulla composizione di un governo che ancora non c’è faranno sorridere quando si avrà contezza delle scelte fatte e se ne verificheranno quantità e qualità.
Perché l’archetipo della leadership è colui che porta il popolo dalle cipolle d’Egitto alla terra promessa. Lo promette e lo fa. Perché il leader ricostruisce a partire dalla visione e fa politica vera e se è un tecnico è anche meglio perché siamo al due più x che è quello che serve per farci arrivare non a tre ma a quattro.