“La Via della Felicità” per salvare una società malata, non solo di Covid
Non di solo Covid è malata la società odierna. Certamente la pandemia sta mettendo a dura prova i nervi e la stabilità fisica e mentale delle persone, costrette a rinunciare alle quotidiane attività lavorative, ai contatti sociali e affettivi e a cambiare abitudini a cui mai avremmo rinunciato.
Questa situazione sta facendo emergere forti disagi sociali ed economici. Si sa, i problemi della vita quotidiana vengono ingigantiti in presenza di emergenze sanitarie o economiche; i rapporti interpersonali e familiari – che in tempi “normali” si sarebbero affrontati con il giusto spirito costruttivo – ora li si vede come qualcosa di insormontabile.
Per molti l’idea di dedicarsi a coltivare il “proprio orticello”, non curandosi di ciò che li circonda e rinchiudendosi nei propri problemi, è più di una semplice tentazione. Dietro le mascherine, spesso, si nascondono pensieri nebulosi e cupi. Non è un caso se nell’ultimo anno il consumo di psicofarmaci e droghe, i suicidi, le separazioni coniugali e i divorzi, sono statistiche in fortissimo aumento. Occorre veramente una forte dose di buonsenso e resilienza per affrontare questo momento.
Fondamentale, quindi, diffondere fiducia e autostima nella società per recuperare l’energia e la voglia di creare, che il virus ha minato in tanti di noi.
È indispensabile che i politici, il personale sanitario, le forze dell’ordine e tutte le Istituzioni facciano la loro parte al meglio delle loro capacità professionali ed etiche per fare uscire il mondo da questa situazione, ma è altrettanto indispensabile che ognuno di noi si assuma la parte di responsabilità che gli compete e faccia la propria parte. Partendo da ciascuno di noi si può imboccare la carreggiata per uscire dall’emergenza, semplicemente assumendoci personalmente la responsabilità di cambiare innanzitutto noi stessi e di riflesso tutto ciò che ci sta intorno.
La via della Felicità
I volontari della Fondazione “La Via della Felicità” e della Chiesa di Scientology, dalla fine del primo lockdown, si sono immediatamente messi in azione per diffondere nella società il messaggio che il filosofo L. Ron Hubbard ha voluto lasciare come suo retaggio spirituale attraverso il libretto “La Via della Felicità”. I 21 precetti in esso contenuti non sono altro che quella iniezione di fiducia di cui la società in questo momento ha estremo bisogno.
“Si può avere la sensazione che le cose siano arrivate ad un punto in cui è troppo tardi per fare qualcosa… tuttavia c’è sempre un punto sulla strada in cui si può tracciare un nuovo itinerario. E cercare di seguirlo. Non esiste persona viva che non possa dare vita ad un nuovo inizio”.
Così l’autore intende spronare coloro che, nei momenti di difficoltà, non vedono vie d’uscita e soluzioni. “I precetti contenuti in questo libro sono, in realtà, i margini della carreggiata. Solo tu puoi dire dove porta la strada, giacché spetta a ognuno stabilire i propri obiettivi per ogni momento, ogni relazione, ogni fase della propria vita”.
Percorrendo questa carreggiata e dentro noi stessi troveremo il buon senso e l’energia per uscirne. Info: www.laviadellafelicita.it