Nell’arcipelago di La Maddalena sventola la bandiera dei diritti umani
Non é la prima volta che i volontari distribuiscono i libretti contenenti i trenta articoli della Dichiarazione Universale sui diritti umani ai commercianti della bella cittadina gallurese. La sorpresa da parte di molti esercenti consiste proprio nell’osservare la perseveranza dimostrata dai volontari nel proseguire l’iniziativa.
“Sicuramente c’è bisogno di divulgare questo messaggio – ha dichiarato la responsabile di un circolo culturale –, non sempre i diritti umani sono conosciuti e rispettati. Ci fa piacere che come volontari continuiate a fare iniziative di questo tipo. Noi faremo la nostra parte per promuovere questo messaggio”.
La disponibilità a collaborare degli esercenti conforta i volontari di Uniti per i Diritti Umani, sempre più convinti che il tema sia di grande attualità e per questo decisi a continuare e possibilmente estendere le iniziative ai comuni dell’alta Gallura.
“Notiamo che i commercianti gradiscono e si uniscono volentieri al nostro invito di divulgare il messaggio – dichiara Lina, la coordinatrice del gruppo dei volontari. – Un aspetto molto positivo è che il gruppo si è infoltito con l’ingresso di alcune persone nuove che vogliono collaborare, segno che l’argomento è molto sentito e che le iniziative stanno prendendo piede e sono ben accettate nella società”.
“I Diritti umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico”, così scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard in tempi in cui l’apartheid era la legge vigente in molti stati del mondo, non ultimo nei civilissimi Stati Uniti d’America dove lui operava.
Ma siamo nel XXI° secolo e sono trascorsi ben 72 anni dal giorno della loro promulgazione e ancora guerre sanguinose continuano a imperversare in decine di nazioni in tutti i sei continenti; ancora oggi, milioni di persone sono costrette a fuggire da dittature sanguinarie; rapporti delle Nazioni unite denunciano l’esistenza di oltre 40 milioni di schiavi sfruttati e costretti a vivere in condizioni disumane; ancora oggi la tratta degli esseri umani e il traffico degli organi è il business più ambito dalla criminalità organizzata; a tutt’oggi nelle nostre città e paesi, decine di migliaia di famiglie non riescono a mettere insieme pranzo e cena per i propri figli.
Una realtà che farebbe rabbrividire qualsiasi persona di buonsenso, se non fosse che ognuno è preso dai propri problemi e facilmente non riusciamo a vedere quelli del vicino della porta accanto.
Ce ne sarebbe abbastanza per attivarci notte e giorno con un esercito di volontari, per far crescere quel movimento di opinione popolare necessario per far cambiare prima di tutto le opinioni e gli egoismi diffusi nelle persone e, con la spinta dal basso che ne deriverebbe, le politiche economiche e ambientali sostenibili dei nostri governi, perseguendo quella equità e giustizia sociale che costituiscono l’essenza stessa della Dichiarazione Universale dei diritti umani.