Nessun entusiasmo per l’ipotetica patente vaccinale lanciata ieri nel corso del Consiglio europeo ma bisogna correre per vaccinare quanta più gente possibile, anche ipotizzando un centro di produzione di vaccini in Sicilia. Ipotesi, questa, avanzata al Mise.
Lo dice all’Italpress l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. “Bisogna capire cosa farne di una patente vaccinale – spiega -, servirebbero numeri molto alti. Vuole dire che solo con questa posso viaggiare? Allora inciderebbe sui diritti di chi non vuole vaccinarsi o ancora non lo può fare. E sarebbe incostituzionale”.Piuttosto, Razza punta ad avere quante più possibili dosi di vaccino e convincere la popolazione a sottoporsi alla somministrazione “in maniera da potere raggiungere al più presto l’immunità territoriale”. Da quello che è accaduto sinora nell’Isola, continua, “i siciliani hanno voglia di vaccinarsi e quando le dosi saranno disponibili per tutti avremmo una bassissima quota di no-vax.
Qualcosa di simile è accaduto nel comparto sanitario dove quasi la totalità del personale si è vaccinata, una cosa che non è mai accaduta neanche con il semplice vaccino antinfluenzale”.
Intanto la campagna nell’Isola prosegue. Ieri sono state inoculate 11 mila dosi di vaccino. “La popolazione vaccinata cresce giorno dopo giorno – aggiunge Razza -, ma se avessimo la materia prima andremmo più veloce”.
Tra le ipotesi in campo in questi giorni anche la possibilità di seguire il modello inglese annullando le scorte per la seconda dose e vaccinando, almeno con una somministrazione, quante più persone possibili.
“Questo lo devono decidere l’Aifa e il Ministero della Salute, noi ci adegueramo di conseguenza”, spiega ancora l’assessore Razza, che aggiunge “il presidente Musumeci candiderà al Mise un sito siciliano come luogo di produzione”. Si tratta dell’Università di Palermo che dispone di un bireattore necessario per la composizione del vaccino. “Parliamo però – dice – di un progetto di mesi”.
Mentre, sulla possibilità di acquistare “in proprio” i vaccini, bypassando il sistema nazionale Razza spiega come “c’è una indicazione nazionale che va in senso opposto rispetto a questo”.
“Il Presidente del Consiglio ha assunto su di sè una leadership molto forte in tema vaccinale in ambito Ue e spero che la sua caparbietà ci conduca ad una situazione di maggiore favore”, conclude l’Assessore regionale alla Salute.
(ITALPRESS).